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27/02/2020 Anticipare di una settimana riduce i casi di morte neonatale
Gravidanza, meglio indurre il travaglio a 41 settimane
Nelle gravidanze a basso rischio sarebbe bene indurre il travaglio a 41 settimane invece che a 42. Ciò garantirebbe una riduzione dei casi di morte neonatale, a quanto dice uno studio pubblicato sul British Medical Journal.
«È generalmente riconosciuto che esiste un aumento del rischio di eventi avversi perinatali sia per la madre che per il bambino quando si raggiungono le 42 settimane di gravidanza. Alcuni studi hanno suggerito che indurre il travaglio a partire da 41 settimane possa ... (Continua)
01/06/2018 11:22:00 Il ruolo fondamentale di Pentraxina3

Sepsi, una proteina predice prognosi e rischio di mortalità
Da anni i ricercatori lavoravano per avere la significativa conferma del ruolo di Pentraxina3 nel rilevare il rischio di complicanze e mortalità nei pazienti con sepsi, un’infezione generalizzata a tutto l’organismo dovuta all’ingresso nel circolo sanguigno di batteri.
“Si era già vista la correlazione tra più alto rischio di mortalità e più alti livelli di PTX3 nel sangue nell’infarto – spiega Barbara Bottazzi, Principal Investigator del Laboratorio di Immunofarmacologia di Humanitas –. ... (Continua)

20/03/2018 17:05:00 Possibile rivoluzione nei processi diagnostici

Setticemia, basta una goccia di sangue per la diagnosi
La setticemia potrà essere individuata grazie a una singola goccia di sangue. Lo dimostra uno studio pubblicato su Nature Biomedical Engineering da un team del Massachusetts General Hospital di Boston.
La setticemia è una grave reazione immunitaria causata da un’infezione estesa a tutto l’organismo, contro la quale spesso neanche gli antibiotici possono nulla.
La rapidità di un potenziale nuovo test diagnostico potrebbe però cambiare le carte in tavola, abbattendo i tassi di mortalità ... (Continua)

07/12/2016 17:40:00 I risultati del primo studio testa a testa fra i due farmaci

Artrite reumatoide, confronto fra Cimzia e Humira
Sono apparsi su The Lancet i risultati completi dello studio EXXELERATE, il primo studio di superiorità testa a testa fra due trattamenti con farmaci anti-TNF per la cura dei pazienti affetti da artrite reumatoide.
Lo studio ha messo a confronto Cimzia (Certolizumab pegol) più metotrexato (MTX) vs Humira (Adalimumab) più MTX in pazienti adulti con artrite reumatoide (AR) da moderata a grave con risposta inadeguata al MTX. Lo studio non ha raggiunto gli endpoint primari per la superiorità, ... (Continua)

14/11/2016 09:34:20 Innovazione hi-tech per la diagnosi dell'infezione

Diagnosticare l'Hiv con una chiavetta Usb
Una diagnosi sempre più rapida e tecnologica. È quello che promette l'innovazione messa in campo dai ricercatori dell'Imperial College di Londra per l'Hiv. Un team di scienziati dell'ateneo inglese, infatti, ha progettato una sorta di chiavetta Usb in grado di diagnosticare la presenza del virus nel sangue.
Al dispositivo serve soltanto una goccia di sangue per individuare eventuali concentrazioni del virus Hiv. La chiavetta è dotata di un chip identico a quello presente sugli smartphone. Il ... (Continua)

03/11/2016 15:43:00 Un convegno per promuovere la conoscenza e la sensibilizzazione sulla malattia

L’insufficienza intestinale cronica benigna
L’insufficienza intestinale cronica benigna (IICB), dove per benigna si intende l’assenza di tumore maligno, è l’insufficienza d’organo che si verifica quando l’intestino non è in grado di mantenere un normale stato di nutrizione dell’individuo a causa della perdita della capacità di digerire i cibi e di assorbire le sostanze nutritive in essi contenute.
In pratica, l’intestino non è più in grado di svolgere la sua funzione primaria, cioè, nutrire l’organismo. Se non trattata, causa la morte ... (Continua)

30/05/2016 09:21:00 Nessun antibiotico è in grado di fermarlo

Il super-batterio che resiste a tutto
Non c'è alcun modo di fermarlo. È l'inquietante conclusione cui sono giunti gli scienziati del Dipartimento alla Difesa degli Stati Uniti riguardo a un batterio trovato nelle urine di una donna di 48 anni residente in Pennsylvania.
Il caso della donna è stato illustrato sulle pagine di Antimicrobial Agents and Chemotherapy, la rivista della Società americana di microbiologia. Il batterio di cui è vittima appare resistente anche alla colistina, l'antibiotico di ultima generazione che i medici ... (Continua)

21/04/2016 12:42:00 L'8 per cento dei pazienti è vittima dell'ambiente ospedaliero

Troppe le infezioni contratte in ospedale
Le infezioni ospedaliere rappresentano la complicanza più frequente e grave dell’assistenza sanitaria. Anche se in Italia non esiste un sistema di sorveglianza stabile, sono stati condotti numerosi studi multicentrici di prevalenza.
Sulla base di questi studi si può stimare che in Italia il 5-8% dei pazienti ricoverati contrae un’infezione ospedaliera. Ogni anno si verificano in Italia 450-700 mila infezioni in pazienti ricoverati in ospedale (soprattutto infezioni urinarie, seguite da ... (Continua)

07/04/2016 11:46:38 Un dispositivo consente di individuare l'infezione in un'ora

Nuova diagnosi ultra-rapida per la clamidia
Grazie a un nuovo dispositivo simile a uno smartphone, i medici potranno diagnosticare la clamidia nel giro di un'ora. Lo strumento è stato messo a punto dai ricercatori della Johns Hopkins University di Baltimora.
Jeffrey Klausner, infettivologo del Ronald Reagan Medical Center dell'Università della California di Los Angeles, spiega: «Nella maggior parte dei casi, le infezioni da clamidia non vengono diagnosticate in tempo e quindi non adeguatamente trattate, aprendo la strada a tutte le ... (Continua)

07/03/2016 16:12:00 Condizione che si differenzia dalla sepsi

La particolare gravità dello shock settico
Shock settico e sepsi non sono sinonimi. Lo dice uno studio pubblicato su Jama da ricercatori del Guy and St Thomas Hospital di Londra. Nello shock settico le anomalie circolatorie sono tali da aumentare il rischio di mortalità rispetto alla sepsi comune.
All'articolo hanno lavorato 19 esperti della Society of Critical Care Medicine della European Society of Intensive Care Medicine, coordinati da Manu Shankar-Hari, che spiega: «I pazienti adulti con shock settico possono essere identificati ... (Continua)

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