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ARTICOLI
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Risultati da 41 a 50 DI 100
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08/03/2024 12:49:00 Effetto legato soprattutto alla salute delle primogenite |
Gravidanza, lo stress anticipa la pubertà delle bambine
Essere stressate durante la gravidanza può creare problemi alle future bambine, soprattutto se primogenite. Secondo uno studio dell’Università della California di Los Angeles, infatti, livelli troppo alti di stress in gravidanza si traducono in un anticipo della pubertà surrenale delle primogenite. Si manifestano quindi prima del tempo una serie di cambiamenti, ad esempio la comparsa anticipata di peli e brufoli e la maturazione di alcuni aspetti cognitivi. "Questa ricerca conferma che ... (Continua)
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01/03/2024 12:45:00 Le polveri fini aumentano i rischi di ricovero |
I rischi dell’inquinamento per cuore, polmoni e cervello
Il rischio di finire in ospedale per problemi cardiovascolari o polmonari aumenta con l’esposizione allo smog. A confermarlo sono due studi pubblicati sul British Medical Journal secondo cui l’esposizione a breve e a lungo termine all’inquinamento da polveri fini Pm2,5 risulta associata a un maggior rischio di ricovero per gravi malattie cardiache e respiratorie. Secondo gli esiti degli studi, non esisterebbe una soglia di inquinanti sicura per la salute di cuori e polmoni. Lo smog però ... (Continua)
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29/02/2024 11:00:00 La lista dei sintomi chiave e gli strumenti per misurarli |
I sintomi del Long Covid pediatrico
Una lista di sintomi chiave del Long Covid pediatrico e gli strumenti con i quali misurarli. È quanto realizzato da un gruppo di esperti coordinati dal King’s College di Londra in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità, al quale ha partecipato anche il Policlinico Gemelli di Roma. Lo studio, pubblicato su European Respiratory Journal, ha definito un insieme di caratteristiche di base e di misure associate per la valutazione del Long Covid nei bambini e nei ragazzi. Gli ... (Continua)
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27/02/2024 14:53:26 Nuove idee sui meccanismi del Long Covid e comprensione delle cause |
Long Covid, alla base la stimolazione cronica dell’antigene
Uno studio pubblicato su medRxiv indica una via su come trattare il long COVID e come individuarlo. La causa secondo i ricercatori del Department of Women’s and Children’s Health al Karolinska Institutet di Solna (Svezia) è la stimolazione antigenica persistente, e che elevati livelli di IgG specifiche per SARS-CoV-2 identificano in modo affidabile la patologia. “Quanto abbiamo scoperto indica una stimolazione cronica da parte degli antigeni virali, facendo così luce sui complessi aspetti ... (Continua)
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26/02/2024 11:20:00 La molecola a basso dosaggio assicura benefici |
Depressione, interleukina 2 migliora la risposta alle cure
È stato pubblicato sulla rivista scientifica Brain Behavior and Immunity uno studio che dimostra per la prima volta la sicurezza ed efficacia della somministrazione di Interleukina 2 a basso dosaggio in pazienti depressi con disturbo depressivo maggiore (MDD) e bipolare (BD). La ricerca è stata condotta dal professor Francesco Benedetti, responsabile dell’Unità di ricerca in Psichiatria e Psicobiologia Clinica e professore di Psichiatria all’Università Vita -Salute San Raffaele e dalla ... (Continua)
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22/02/2024 12:20:00 Un trattamento immediato può invertire il corso della malattia |
Artrite reumatoide, fondamentale intervenire subito
Intervenire subito in caso di artrite reumatoide può rivelarsi una scelta fondamentale. Secondo alcuni trial pubblicati su Lancet anche grazie al contributo di Maria Antonietta D’Agostino, direttrice della Uoc di Reumatologia del Gemelli Irccs e Università Cattolica, il trattamento precoce dell’artrite reumatoide può invertire il corso della malattia e impedirne anche la comparsa conclamata. "L'artrite reumatoide - spiega D'Agostino - è una malattia molto disabilitante che si caratterizza ... (Continua)
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16/02/2024 09:53:00 Maggiori probabilità di ansia e depressione per chi non riposa bene |
Dormire male mette a rischio la salute mentale
Il nostro umore dipende in larga parte dal modo in cui dormiamo. Ad affermarlo è uno studio pubblicato su Psychological Bulletin, rivista dell’American Psychological Association. La ricerca ha analizzato i dati ricavati da 154 studi condotti su oltre 5.000 persone. Grazie ai dati, i ricercatori hanno potuto verificare chi aveva subito privazioni del sonno, una frammentazione del sonno o una perdita parziale del sonno dovuta a un risveglio troppo anticipato. I partecipanti sono stati poi ... (Continua)
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15/02/2024 16:30:00 Puntano ad abbreviare i tempi della diagnosi |
Alzheimer, prime linee guida europee
Facilitare la diagnosi dei disturbi cognitivi e dell’Alzheimer. È questo l’obiettivo delle prime raccomandazioni intersocietarie europee realizzate dagli esperti delle maggiori società scientifiche del settore e pubblicate su The Lancet Neurology. Il documento aiuterà i clinici ad arrivare prima e meglio a dare un nome al problema di chi manifesta i primi segni di un deterioramento cognitivo, riconoscendo se si tratti di Alzheimer, come avviene in un caso su due, o di un’altra forma di ... (Continua)
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01/02/2024 17:45:00 Lo scopo è di accelerare ricerca e medicina personalizzata |
Un modello 3D per il tumore delle vie biliari
È un chip di pochi centimetri di grandezza, che si può tenere tra le dita della mano, ma al suo interno nasconde un modello tridimensionale e altamente fedele di un tumore delle vie biliari, il colangiocarcinoma, completo del suo microambiente tumorale. Questo modello 3D di tumore, specifico per singolo paziente – che si può cioè realizzare a partire da un campione di cellule prelevato dal paziente – è quello che in inglese viene chiamato “organ-on-chip”, una tecnologia possibile grazie ... (Continua)
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30/01/2024 09:19:53 Disturbi cognitivi più frequenti nelle persone che l’hanno assunto |
L’ormone della crescita favorisce l’Alzheimer
L’assunzione dell’ormone della crescita durante l’infanzia può aumentare i rischi di insorgenza del morbo di Alzheimer. A segnalarlo è uno studio pubblicato su Nature Medicine da un team dello University College di Londra che ha analizzato i dati di 5 persone inglesi che hanno ricevuto l’ormone della crescita nei primi anni di vita. “I risultati supportano un'ipotesi controversa ovvero che le proteine legate all'Alzheimer possano essere seminate nel cervello attraverso materiale prelevato ... (Continua)
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