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20/03/2020 15:40:00 Nuovi criteri clinici per la diagnosi della demenza frontotemporale

Distinguere la demenza dai problemi psichiatrici
La demenza frontotemporale (FTD) è la seconda causa per frequenza di decadimento cognitivo prima dei 65 anni, dopo la malattia di Alzheimer. È una patologia neurodegenerativa corticale lobare progressiva caratterizzata da disturbi psico-comportamentali quali disinibizione, apatia, alterazioni della condotta sociale, mancanza di empatia, impulsività, aggressività. In circa il 40% dei casi vi è una ereditarietà e nel 20% dei casi è possibile identificare una ... (Continua)

04/03/2020 Gli antipsicotici di nuova generazione garantiscono meno disturbi

Schizofrenia, meno effetti collaterali coi nuovi farmaci
Se l'efficacia è più o meno paragonabile fra antipsicotici di vecchia e nuova generazione, la misura degli effetti collaterali prodotti è molto diversa.
A dirlo è uno studio pubblicato su Lancet da un team dell'Università tecnica di Monaco di Baviera guidato da Maximilian Huhn. La meta-analisi è stata condotta su 402 studi randomizzati controllati (Rct) nei quali sono stati confrontati 32 antipsicotici orali più o meno recenti fra loro o con placebo.
È emerso che a livello di efficacia i ... (Continua)

18/10/2019 14:35:00 Il ruolo dell'enzima GSK3 nello sviluppo delle funzioni cerebrali
Perché il nostro cervello è il più evoluto sulla Terra
Un team di ricercatori italiani ha scoperto il ruolo dell’enzima GSK3 nelle funzioni specifiche del cervello umano, indagando per la prima volta cosa accade nelle fasi precoci dello nostro sviluppo cerebrale, attraverso tecnologie di frontiera, come gli organoidi. Lo studio è appena stato pubblicato su Stem Cell Reports.
“GSK3 è un enzima che, grazie alla sua capacità di ‘accendere’ o ‘spegnere’ l’attività di svariate proteine bersaglio, svolge un ruolo fondamentale nella regolazione di ... (Continua)
28/06/2019 15:50:00 I giovani che la fumano possono diventare adulti depressi

La cannabis aumenta il rischio di suicidio
Il rischio di depressione e di suicidio in età adulta aumenta se durante l’adolescenza si è fatto uso di cannabis. Lo dice uno studio pubblicato su Jama Psychiatry da un team della McGill University di Montreal guidato da Gabriella Gobbi, che spiega: «Sono stati pubblicati molti studi che hanno esaminato il rapporto tra la cannabis e patologie quali depressione, psicosi, schizofrenia e disturbo cognitivo, ma nessuno ha mai effettuato una metanalisi in cui venissero combinati tutti questi ... (Continua)

20/02/2019 La neuromelanina può confermare la malattia

La risonanza magnetica svela il Parkinson
C’è un nuovo possibile metodo di diagnosi del morbo di Parkinson.
In un recente studio del gruppo dell’Istituto di tecnologie biomediche del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Itb) di Segrate-Milano coordinato da Luigi Zecca e Fabio Zucca, frutto di una collaborazione con il Department of Psychiatry Columbia University Medical Center, New York, NY (coordinato da Guillermo Horga e Clifford Cassidy), è stato infatti dimostrato su sezioni del cervello umano che la riduzione del contrasto ... (Continua)

10/12/2018 La carenza della sostanza metterebbe a rischio i nascituri

Mancanza di vitamina D associata a schizofrenia
Mostrare scarsi livelli di vitamina D alla nascita potrebbe avere un effetto molto negativo sulla crescita dei nuovi nati. Lo dice uno studio dell’Università di Aarhus, in Danimarca, e dell’Università del Queensland, secondo cui un deficit del nutriente è associato a una probabilità più alta di sviluppare la schizofrenia in età adulta.
Lo studio ha preso in considerazione oltre 3mila soggetti nati fra il 1981 e il 2000. Il team guidato da John McGrath ha analizzato i livelli di vitamina D ... (Continua)

05/11/2018 Un calcolo matematico alla base della capacità di predizione
Predire Alzheimer e Parkinson
Uno studio pubblicato su Brain svela la possibilità di predire l’insorgenza e lo sviluppo di malattie neurologiche come l’Alzheimer, il Parkinson o la schizofrenia.
La ricerca è firmata dal Prof. Tommaso Costa, fisico Docente di statistica computazionale e dal Prof. Franco Cauda, psicologo Docente di psicofisiologia, alla guida del FocusLab, gruppo di ricerca dell’Università di Torino.
Stando agli esiti dello studio, le patologie cerebrali tendono a propagarsi nel cervello non in maniera ... (Continua)
17/10/2018 11:20:00 Primo antipsicotico ad azione globale

Nuovo farmaco per la schizofrenia, cariprazina
È in arrivo anche nel nostro paese un nuovo farmaco per il trattamento della schizofrenia. Si tratta di cariprazina, un antipsicotico di terza generazione che, grazie alla propria peculiarità farmacologica, può essere considerato unico nel panorama di questa classe terapeutica.
Questa molecola, infatti, non è solo in grado di agire sui sintomi “positivi” della malattia (deliri, allucinazioni, dissociazione logico-formale del pensiero, ecc.), ma anche sulla componente “negativa” (apatia, ... (Continua)

27/07/2018 Un’alterazione di Dysbindin aumenta la risposta ai trattamenti
Schizofrenia, un gene influenza l'efficacia dei farmaci
L'efficacia dei trattamenti farmacologici per la schizofrenia è influenzata dalla variazione di un gene. La scoperta è stata fatta nel corso di uno studio, pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Nature Communications, a cui ha preso parte anche l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
Il gene in questione si chiama Dysbindin e, stando a quanto hanno rilevato gli autori della ricerca, i pazienti che rispondono in modo adeguato agli psicofarmaci più comuni sono le persone portatrici ... (Continua)
17/04/2018 14:22:00 Le aree coinvolte nelle distorsioni della percezione
Ecco dove nasce la schizofrenia
La schizofrenia rivela la sua origine grazie a uno studio dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Rovereto pubblicato su Neuroimage: Clinical.
“È il primo passo per programmare terapie farmacologiche più mirate", ha detto il coordinatore del gruppo di ricerca, Angelo Bifone.
Lo studio italiano smentisce la teoria finora ritenuta più attendibile, ovvero che le allucinazioni e le alterazioni della percezione originassero dalla corteccia frontale, l’area del cervello che controlla le ... (Continua)

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