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20/06/2024 11:10:00 Massimo livello di efficacia rispettando i tempi di assunzione

La melatonina va presa 3 ore prima di dormire
Non subito prima di dormire, ma 3 ore prima di mettersi a letto. Così, secondo uno studio dell’Università di Pisa pubblicato sul Journal of Pineal Research, sarebbero le modalità di assunzione della melatonina affinché la sostanza sia veramente efficace.
"Per la prima volta - spiega Ugo Faraguna, coordinatore del lavoro dell'Ateneo pisano - la nostra ricerca dà indicazioni precise su come usare efficacemente la melatonina per favorire il sonno. Gli studi condotti finora hanno dato risultati ... (Continua)

11/06/2024 11:21:00 Nei pazienti con problematiche cardiache di natura genetica

Le bevande energetiche aumentano il rischio di aritmie
Meglio evitare il consumo di bevande energetiche. Lo riafferma un nuovo studio pubblicato su Heart Rhythm da scienziati della Cardiac Electrofisiology Society e della Pediatric & Congenital Electrofisiology Society e della Mayo Clinic.
Il team guidato da Michael J. Ackerman ha coinvolto 144 pazienti sopravvissuti ad arresto cardiaco improvviso.
Nel 5% dei casi i soggetti hanno riferito di aver consumato una o più bevande energetiche poco prima dell’attacco cardiaco. Non c’è ovviamente un ... (Continua)

09/05/2024 09:32:52 Cosa non sottovalutare per la salute visiva

Dieci segnali di un problema agli occhi
In un mondo sempre più incentrato su schermi e tecnologia, la salute della vista è diventata un aspetto cruciale per il benessere generale. Secondo i dati gestiti da www.clinicabaviera.it, una delle aziende leader in Europa nel settore dell'oftalmologia, il 20% degli italiani non sa di avere problemi alla vista. La sensibilizzazione dell'opinione pubblica sull'importanza della salute degli occhi e dell’eseguire visite ed esami periodici sono fondamentali per affrontare questo problema e far sì ... (Continua)

06/05/2024 11:45:00 Un paziente su cinque sviluppa un’anomalia della frequenza

La cardiopatia congenita mette a rischio il ritmo cardiaco
Su 5 pazienti affetti da cardiopatia congenita 1 finisce per sviluppare un’anomalia del ritmo cardiaco nel giro di 5 anni. A evidenziarlo è uno studio pubblicato sul Journal of the American Heart Association da un team del Rabin Medical Center di Petah Tikva, in Israele.
Lo studio è stato realizzato su oltre 11.000 adulti affetti da cardiopatie congenite seguiti fra il 2007 e il 2011, dimostrando che chi ha sviluppato forme di ritmi cardiaci anomali aveva un rischio maggiore di ... (Continua)

24/04/2024 09:45:30 Le probabilità di soffrirne aumentano se esposti al fumo passivo

Il fumo passivo favorisce la fibrillazione atriale
Soffrire di fibrillazione atriale è un’eventualità più probabile se si viene esposti al fumo passivo. A evidenziarlo è uno studio del Seoul National University Hospital coordinato da Kyung-Yeon Lee e presentato all'ultimo congresso della Società Europea di Cardiologia.
La fibrillazione atriale è il disturbo del ritmo cardiaco più frequente. Chi ne soffre ha una probabilità 5 volte maggiore di subire un ictus.
Allo studio hanno partecipato 400.000 soggetti fra i 40 e i 69 anni che si erano ... (Continua)

16/04/2024 I benefici e il ruolo dell'ormone

Riposare correttamente con la melatonina
Sappiamo che riposare correttamente è estremamente importante eppure continuiamo a posticipare la cura del riposo per privilegiare invece impegni e attività demandanti legate ai ritmi serrati del nostro stile di vita.

Ma quali sono i benefici profondi e prolungati dei quali possiamo godere riposando correttamente e perché la melatonina può risultare un alleato importantissimo per riuscirci?
Vediamolo in questo articolo.
Perché riposare fa bene
Dormire bene porta con sé ... (Continua)

15/04/2024 09:45:00 Il caso descritto da medici italiani

Un defibrillatore impiantabile scongiura l’infarto
Grazie a un defibrillatore impiantabile, i cardiologi del Policlinico Gemelli di Roma hanno potuto salvare un uomo a rischio di aritmie mortali intervenendo con un’angioplastica d’urgenza. Il caso è stato descritto sulle pagine del British Medical Journal Case Reports.
Il paziente, che ha circa 70 anni, soffre di cardiopatia ischemica cronica e da 3 anni gli è stato impiantato un defibrillatore bicamerale perché ha uno scompenso cardiaco a ridotta frazione d’eiezione, che lo espone al ... (Continua)

11/04/2024 16:25:00 Fondamentale tenere a bada i valori del colesterolo

Nuovi approcci per l’ipercolesterolemia
La prevenzione delle malattie cardiovascolari è possibile solo attraverso il mantenimento dei livelli corretti di colesterolo. È quanto ribadito durante l’ultimo congresso nazionale della Società italiana di cardiologia dai ricercatori che hanno lavorato al progetto PaLiMERiCa.
Secondo gli esperti, non è più sufficiente leggere i valori di riferimento del colesterolo e confrontarli con quelli delle proprie analisi, ma ogni paziente - e quindi ogni medico curante - dovrebbe andare oltre ... (Continua)

11/04/2024 16:10:00 Un modello inedito che combina microscopia confocale e IA

Gonorrea, alla ricerca di nuovi anticorpi monoclonali
Una recente pubblicazione di Fondazione Toscana Life Sciences individua un nuovo approccio per identificare anticorpi monoclonali umani contro il batterio Neisseria gonorrhoeae.
Lo studio pubblicato su Scientific Reports è firmato dai ricercatori di TLS Fabiola Vacca, Dario Cardamone, Emanuele Andreano, Duccio Medini, Claudia Sala e dal Direttore Scientifico della Fondazione Biotecnopolo di Siena, Rino Rappuoli. La ricerca si basa sull’applicazione dell'intelligenza artificiale alla ... (Continua)

09/04/2024 10:45:00 Non servono sforzi importanti per ridurre le probabilità della malattia

Attività fisica leggera per allontanare l’ictus
Scongiurare l’ictus è possibile anche grazie a un po’ di attività fisica. La buona notizia è che non serve sforzarsi più di tanto, dal momento che anche solo un’attività fisica leggera è sufficiente per ridurre i rischi.
A rivelarlo è un nuovo studio dell’Università dell’Aquila pubblicato sul Journal of Neurology Neurosurgery & Psychiatry, secondo cui qualsiasi livello di attività fisica può ridurre il rischio di ictus.
Allenarsi per 150 minuti alla settimana, come raccomandato dall’Oms, ... (Continua)

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