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ARTICOLI
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Risultati da 81 a 90 DI 100
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01/02/2017 16:50:00 Unico strumento per ridurre al minimo gli episodi ipoglicemici |
Monitoraggio glicemico continuo per il diabete di tipo 1
Il monitoraggio continuo dei livelli glicemici attraverso l'uso di un sensore cutaneo rappresenta la soluzione migliore per i pazienti affetti da diabete di tipo 1. Uno studio realizzato da Roy Beck del Jaeb Center for Health Research di Tampa ha coinvolto 158 adulti con diabete di tipo 1, randomizzandoli al trattamento con insulina più volte al giorno ed emoglobina A1c (HbA1c) tra 7,5% e 9,9% alla terapia consueta (53 pazienti) o al monitoraggio glicemico continuo (105 pazienti). «Rispetto ... (Continua)
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23/01/2017 17:55:00 Lo segnala la Fda, avvertendo dei possibili rischi i pazienti |
Risonanza rischiosa per i portatori di pompe ad infusione
I portatori di pompe ad infusione impiantabili e i loro medici dovrebbero considerare con molta attenzione l'opportunità di effettuare una risonanza magnetica. Gli esperti della Fda - Food and Drug Administration - segnalano infatti i potenziali rischi per questo tipo di pazienti. Potrebbero esserci infatti errori nel dosaggio del farmaco erogato, un blocco del motore della pompa o l'impossibilità di riavviare la stessa al termine della risonanza. «Solo le pompe ad infusione impiantabili ... (Continua)
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01/01/2017 11:52:00 Studio rivela l'efficacia dell'approccio per il trattamento della MRGE |
La terapia Stretta per il reflusso gastroesofageo
Una metanalisi di 28 studi, che rappresentano 2468 pazienti sottoposti alla Terapia Stretta per il trattamento della malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE), è stata appena pubblicata su Surgical Endoscopy. Tra gli autori ci sono Ronnie Fass, responsabile del Centro esofageo e per la deglutizione e direttore delle unità di Gastroenterologia ed Epatologia presso il Metro Health Medical Center e Professore presso la Case Western University, e l'esperto di statistica Frederick Cahn, PhD, ... (Continua)
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05/12/2016 11:23:00 L'uso combinato di antibiotico e antiacido innalza il pericolo del disturbo |
Aritmia, il rischio aumenta con Ceftriaxone e Lansoprazolo
Il rischio di aritmia cardiaca aumenta in maniera significativa in presenza di un uso combinato di Ceftriaxone e Lansoprazolo. L'assunzione dell'antibiotico e dell'inibitore della pompa protonica è infatti associata a un aumento dell'incidenza della sindrome del QT lungo, condizione potenzialmente fatale. Lo studio, apparso sul Journal of the American College of Cardiology, è firmato dal prof. Nick Tatonetti. Insieme al suo team della Columbia University, il prof. Tatonetti ha esaminato un ... (Continua)
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14/11/2016 10:45:00 Intervento mininvasivo e altamente efficace |
Impotenza addio grazie alle protesi peniene
Bastano 20 minuti per riconquistare una vita sessuale soddisfacente. Ad assicurarlo è Gabriele Antonini, che lavora presso il Dipartimento di Urologia "U. Bracci" del Policlinico Umberto I, in occasione del simposio internazionale Penile Prosthesis Rome 2016 che si tiene a La Sapienza di Roma. Le cause della disfunzione erettile possono essere tante, dalle conseguenze di una chirurgia oncologica a malattie come il diabete o che colpiscono in maniera specifica il pene. La protesi, ... (Continua)
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13/10/2016 17:30:00 Nuove tecniche garantiscono il pieno recupero delle funzionalità cardiache |
Le staminali che riparano il cuore
In caso di infarto è possibile rigenerare i tessuti danneggiati con cardiomiociti derivati da cellule staminali indotte. Lo dimostra uno studio realizzato su dei macachi da un team della Shinshu University School of Medicine di Matsumoto, in Giappone. Lo studio, apparso su Nature, parte dalla riprogrammazione di cellule adulte in modo tale che ritornino allo stadio di totipotenza. Vengono quindi sottoposte a un trattamento che le trasforma in un altro tipo di cellula, in questo caso i ... (Continua)
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05/07/2016 11:25:00 I rischi di emorragia rispetto al warfarin |
Nuovi anticoagulanti orali e warfarin, un confronto
L'utilizzo dei nuovi anticoagulanti orali (Nao) va considerato anche alla luce del rischio di emorragia rispetto ai farmaci tradizionali come warfarin. Secondo uno studio dell'Università di Birmingham condotto dal dott. Gregory Lip, i Nao mostrano tassi di morte ed emorragie significativamente inferiori rispetto agli antagonisti della vitamina K. Sul British Medical Journal, Lip spiega: «Il trattamento anticoagulante orale, attuato sia con gli antagonisti della vitamina K sia con i nuovi ... (Continua)
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07/06/2016 09:46:00 La stampa dell'organo ha permesso di ricostruire tutte le anomalie |
Un cuore in 3D per salvare una bambina
Una bambina colpita da eterotassia è stata curata grazie alla stampa in 3D di un modellino di cuore perfettamente identico al suo. I medici del Cnr di Pisa hanno riprodotto al computer tutte le anomalie cardiache dalle quali era affetta la paziente, studiando le varie tecniche chirurgiche utili per operare la piccola in piena sicurezza. L'intervento è riuscito e ora la bambina sta già recuperando. Bruno Murzi, il primario che si è occupato dell'intervento, spiega: «Era indispensabile ... (Continua)
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17/05/2016 15:35:00 L'uso prolungato ne aumenta il rischio |
Anti-acido associati a danno renale
Assumere inibitori di pompa protonica per troppo tempo aumenta il rischio di danno renale. Lo dice uno studio pubblicato sul Journal of American Society of Nephrology da un team del Clinical Epidemiology Center presso il Va Saint Louis Health Care System. Lo studio diretto dal dott. Ziyad Al-Aly ha preso spunto da studi precedenti che avevano sottolineato il nesso fra uso degli inibitori di pompa protonica e il rischio di nefrite interstiziale acuta. In questo caso, invece, il riferimento ... (Continua)
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03/05/2016 16:47:21 Simula la funzionalità di un utero aumentando le probabilità di sopravvivenza |
Una placenta artificiale per i prematuri
Ogni anno nel mondo 15 milioni di bambini nascono prima del tempo, e 1 milione di essi muoiono a causa delle complicanze del parto. I numeri dell'Organizzazione mondiale della sanità hanno spinto i ricercatori dell'Università del Michigan a trovare una soluzione al problema. Gli scienziati americani hanno così messo a punto una placenta artificiale in grado di simulare l'interno di un utero, migliorando così le probabilità di sopravvivenza dei bambini prematuri. Il sistema ideato dai ... (Continua)
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