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02/03/2023 10:50:00 Eventi cardiovascolari ridotti ma nessun effetto sul cervello

Polipillola per il cuore non contrasta il declino cognitivo
La polipillola utilizzata per ridurre il rischio cardiovascolare sembra non mostrare effetti sul declino cognitivo. A riferirlo è uno studio pubblicato su Jama Neurology da un team della McMaster University di Hamilton guidato da Jacqueline Bosch, che spiega: «Speravamo che affrontare più fattori di rischio contemporaneamente avrebbe ridotto il declino cognitivo, tuttavia non abbiamo avuto conferma della cosa per quanto riguarda le valutazioni cognitive, nonostante un miglioramento dal punto di ... (Continua)

29/08/2022 09:40:00 Riduce di un terzo il rischio di un nuovo attacco

Una polipillola per contrastare infarto e ictus
Un’unica pillola che ne contiene tre per ridurre di un terzo le probabilità di un nuovo infarto o di un ictus nei pazienti già colpiti da una crisi. Uno studio internazionale su oltre 2.500 persone ha mostrato l’efficacia della polipillola, descrivendone i risultati sul New England Journal of Medicine.
I dati indicano che fra le persone che hanno assunto la polipillola l’incidenza di un secondo infarto o ictus è stata del 9,5%, contro il 12,7% del gruppo che ha assunto la terapia ... (Continua)

13/06/2022 12:25:00 Cambio nelle linee guida statunitensi, sconsigliata dopo i 60 anni

Aspirinetta, cosa fare? adattare la prevenzione su misura
L’aspirina a basso dosaggio – nota anche come aspirinetta – per ridurre il rischio di ictus e infarto non dovrebbe essere utilizzata dopo i 60 anni, e utilizzata con cautela fra i 40 e i 59 anni.
La novità viene dagli esperti della Task Force dei Servizi di Prevenzione americani, secondo cui il rischio di emorragie ed effetti collaterali seri sarebbe superiore a quello di infarto, ictus e vari problemi vascolari.
Massimo Volpe, ordinario di Cardiologia all’Università Sapienza di Roma e ... (Continua)

09/09/2021 14:50:00 Agire su pressione, colesterolo e piastrine

Infarto, terapia combinata per abbattere il rischio
Per ridurre il rischio cardiovascolare globale è meglio intervenire con una terapia combinata che agisca su pressione, colesterolo e aggregazione delle piastrine.
Una terapia combinata – meglio ancora se somministrata con un’unica polipillola per migliorare l’adesione al trattamento – riesce a ridurre il rischio di infarto del 53%, di ictus del 51% e di decessi per malattie cardiovascolari del 49%.
Lo segnala uno studio dell’Università McMaster pubblicato su The Lancet. Lo studio, che ha ... (Continua)

09/09/2013 La compliance aumenta grazie all'uso di un solo farmaco

I vantaggi di una polipillola
Tenere sotto controllo pressione, piastrine e colesterolo con un solo farmaco è possibile e anzi auspicabile. L'adozione di una polipillola aumenta infatti la compliance del paziente, ovvero l'aderenza alla terapia prescelta dal medico curante, diminuendo così i fattori di rischio cardiovascolare.
“È raro che pazienti con patologia conclamata usino a lungo termine la terapia preventiva per le malattie cardiovascolari”, spiega Simon Thom, professore di medicina e farmacologia all'Imperial ... (Continua)

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