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19/01/2015 17:20:00 Diverse ricerche intanto puntano a una diagnosi più veloce

Chi vive al nord rischia l'Alzheimer
Chi abita in zone dal clima freddo e meno soleggiato rischia di più l'insorgenza del morbo di Alzheimer. Lo dice una ricerca dell'Università di Edimburgo pubblicata sul Daily Mail. La spiegazione è la mancanza di esposizione ai raggi solari e il conseguente abbassamento dei livelli di vitamina D.
La vitamina D infatti viene sintetizzata dall'organismo in risposta all'esposizione al sole, e alcuni studi in passato hanno associato i bassi livelli della vitamina a un rischio maggiore della ... (Continua)

23/10/2014 15:24:13 Progetto dell'AMD ispirato a Choosing Wisely
Diabete, le 5 cose da non fare
Dagli esperti dell'Associazione Medici Diabetologi arriva una lista di consigli utili per i propri colleghi alle prese con i pazienti.
Maria Franca Mulas, coordinatrice del gruppo “Diabetologia misurata” di AMD, spiega: “abbiamo aderito all’iniziativa ‘Fare di più non significa fare meglio’ proposta da Slow Medicine e identificato, attraverso un lungo e complesso percorso basato sull’esperienza clinica e sulle evidenze scientifiche, le 5 cose che sarebbe meglio non fare, ovvero mettere in ... (Continua)
22/10/2014 16:35:00 L'iperespressione del sistema orexinergico è legata ai problemi di sonno

Alzheimer, l'orexina aumenta il declino cognitivo
In chi è affetto da Alzheimer si registra un aumento nei livelli di orexina nel liquido cerebrospinale. Ciò sembra provocare problemi di sonno legati a loro volta a un'accelerazione del declino cognitivo.
Sono i risultati di uno studio condotto dall'Università Tor Vergata di Roma e pubblicato su Jama Neurology.
Il primo autore dell'articolo, Carlo Liguori, spiega: “l’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa caratterizzata da una progressiva perdita di memoria e da un declino cognitivo ... (Continua)

18/10/2014 12:34:00 Livelli più elevati di HDL mettono al riparo dalle malattie cardiache

Una molecola sintetica per aumentare il colesterolo buono
Il corretto equilibrio fra colesterolo LDL e HDL è il segreto per ridurre al minimo i rischi di sviluppare malattie cardiovascolari. In genere si cerca di agire su quello “cattivo” - l'LDL – adeguando il regime alimentare o puntando ad abbassarlo tramite l'assunzione di farmaci specifici come le statine.
Tuttavia, esiste un'altra strada, quella che mira ad aumentare i livelli di colesterolo HDL. In tal senso, è importante il risultato emerso da una ricerca dello Scripps Research Institute, i ... (Continua)

10/10/2014 10:40:00 Aumenta le possibilità di ricovero per scompenso cardiaco

L'antidiabetico saxagliptin rischioso per il cuore
L'insufficienza cardiaca è più probabile se si assume il farmaco antidiabetico saxagliptin. È quanto afferma uno studio pubblicato su Circulation da un team del Brigham and Women Hospital presso l'Harvard Medical School di Boston coordinato dal prof. Deepak Bhatt.
Il dato emerge dall'analisi di un ampio trial clinico randomizzato che ha confrontato il placebo con saxagliptin, un antidiabetico inibitore selettivo della dipeptidilpeptidasi 4 (Dpp-4).
Il prof. Bhatt spiega: “non solo il ... (Continua)

29/08/2014 10:18:00 Il THC ne rallenta la progressione

La marijuana contro l'Alzheimer
Il principio attivo delle foglie di cannabis - THC - sembra in grado di rallentare o addirittura arrestare la progressione del morbo di Alzheimer. Lo afferma una ricerca dell'Università della Florida del Sud, i cui scienziati evidenziano il ruolo positivo svolto dal delta-9-tetraidrocannabinolo (THC) nel controllo della malattia.
Si parla ovviamente di livelli molto bassi del principio attivo. I risultati della sperimentazione effettuata su un modello cellulare della malattia sono stati ... (Continua)

24/07/2014 18:29:30  Una molecola alla base della formazione delle placche
Possibile prima arma vincente contro l’Alzheimer
L’origine delle formazioni tossiche nel cervello che causano la malattia di Alzheimer è stata individuata per la prima volta da un gruppo di ricerca italiano, che ha pubblicato su Nature Communications l’importante scoperta.
I ricercatori sono quelli dell’Istituto Europeo per la Ricerca sul Cervello (Ebri) fondato dal Premio Nobel Rita Levi Montalcini e coordinati dal professor Antonino Cattaneo, neurobiologo, docente della Scuola Normale Superiore di Pisa e direttore del laboratorio sulle ... (Continua)
03/06/2014 14:55:00 Sperimentata sui topi l'efficacia degli impulsi luminosi

Un raggio di luce cura l'Alzheimer
La luce potrebbe aiutare i malati di Alzheimer a rallentare il decorso della malattia. Uno studio dell'Università di San Diego coordinato da Robert Malinow ha infatti sperimentato un metodo terapeutico su modello murino basato sull'utilizzo di impulsi luminosi diretti al rafforzamento delle connessioni neuronali del cervello, le famose sinapsi.
La ricerca, pubblicata su Nature, si è concentrata sulla stimolazione ottica di un gruppo di sinapsi geneticamente modificate allo scopo di renderle ... (Continua)

07/03/2014 11:23:31 Dalla ricerca di base alle nuove prospettive terapeutiche
Le patologie da alterata regolazione del ferro
ll ferro è essenziale per la vita, ma può causare gravi danni quando presente in eccesso. Per questa ragione l’assorbimento intestinale di ferro è limitato a 1-2 mg al giorno, mentre il ferro dell’organismo (3-4 g) è continuamente riutilizzato, riciclato da cellule specializzate della milza, i macrofagi, che lo recuperano dalla distruzione dei globuli rossi invecchiati. Il controllo di questi processi è esercitato da un ormone prodotto dal fegato, epcidina, un piccolo peptide che viene immesso ... (Continua)
11/11/2013 12:06:16 Un peptide dimostra i suoi effetti antitumorali

Dal latte un rimedio contro il cancro allo stomaco
Le cellule tumorali del cancro allo stomaco possono essere combattute anche attraverso una sostanza contenuta nel latte vaccino. Si tratta di un peptide denominato lattoferricina B25 (LfcinB25), che ha svelato agli occhi dei ricercatori la sua attività antitumorale.
A firmare lo studio sono gli scienziati del Dipartimento di Biotecnologie e Scienze Animali della National Ilan University, a Taiwan. I ricercatori guidati da Wei-Jung Chen hanno pubblicato gli esiti dello studio sul Journal of ... (Continua)

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