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ARTICOLI
TROVATI : 100
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Risultati da 81 a 90 DI 100
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07/05/2014 10:34:00 Blocca l’amminoacido responsabile dell’eccitazione elettrica dei neuroni |
Mal di testa, ecco perché funziona il neurostimolatore
I neurologi del Besta di Milano Licia Grazzi e dell’Università di Torino Innocenzo Rainero hanno appena presentato al 66° congresso annuale dell’American Academy of Neurology, che si è svolto a Filadelfia, i positivi risultati della ricerca italiana condotta su pazienti emicranici con età compresa fra 18 e 65 anni tramite lo stimolatore vagale esterno Gammacore. Alle prime avvisaglie di un attacco va poggiato sul collo dove invia stimoli di 90 secondi che agiscono sul nervo vago che qui ... (Continua)
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29/04/2014 15:56:35 Positivi i primi risultati della sperimentazione |
Un nuovo studio per l'uso delle staminali in caso di Sla
Non c'è solo il team di Angelo Vescovi a cercare una via di uscita per la Sla attraverso l'uso delle staminali. Un gruppo di ricerca israeliano della BrainStorm Cell Therapeutics sta infatti testando l'efficacia della tecnologia NurOwnT, che si basa sulla trasformazione delle staminali del midollo del paziente in cellule terapeutiche. La tecnica prevede la manipolazione delle staminali adulte prelevate dal midollo osseo degli stessi pazienti e poi la loro ... (Continua)
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17/02/2014 11:20:27 Si presenta nel 60% circa delle donne in attesa |
La rinite gravidica
Spesso, soprattutto in questa stagione, può essere confusa con i segnali tipici del raffreddore: naso chiuso, secrezione abbondante di muco, starnuti a raffica, prurito al naso, voce nasale, ma se questi sintomi appaiono in gravidanza, è più probabile che si tratti di rinite gravidica, una condizione che si riscontra nel 60% delle donne in dolce attesa. I sintomi, generalmente non gravissimi, sono però piuttosto fastidiosi e possono disturbare gli ultimi mesi della gravidanza. Il problema ... (Continua)
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13/02/2014 16:24:00 Non solo forza ma anche maggior prontezza di riflessi |
Più veloci e forti con gli spinaci
Gli spinaci aiutano ad essere più veloci e pronti nei riflessi, oltre a garantire forza muscolare. A dirlo è una ricerca dell'Università di Leida pubblicata sulla rivista Neuropsychologia. Gli spinaci possiedono al loro interno l'amminoacido tirosina, una sostanza che garantisce la produzione di due importanti neurotrasmettitori, la dopamina e la norepinefrina. Gli scienziati olandesi hanno offerto a un campione di volontari succhi all'arancia arricchiti con tirosina oppure con una sostanza ... (Continua)
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11/11/2013 16:47:41 La sindrome sarebbe legata a un malfunzionamento di alcuni neurotrasmettitori |
Una spiegazione al mistero della morte in culla
È uno degli eventi più enigmatici per i medici e l'incubo di tutti i genitori. La sindrome della morte improvvisa del lattante (Sids) ha come unico aspetto positivo la bassissima incidenza, pari a circa l'1 per mille. Per il resto, non può che causare frustrazione nei ricercatori e autentica prostrazione fra i genitori, che sono costretti a piangere la morte di un bimbo apparentemente sano, il cui decesso rimane misterioso anche a seguito di esami post-mortem. Ora una ricerca pubblicata su ... (Continua)
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30/05/2013 Studio individua le ragioni degli effetti collaterali |
La nuova vita dei sulfamidici
I sulfamidici potrebbero rinascere a nuova vita. Un team di ricerca del Politecnico di Losanna ha infatti individuato le basi molecolari degli effetti collaterali connessi con l'assunzione di questa categoria di farmaci. I sulfamidici sono stati introdotti negli anni '30 dello scorso secolo per contrastare le infezioni batteriche che danno vita a una serie di disturbi come la clamidia e l'acne, e a varie patologie anche gravi come la polmonite. Nello studio pubblicato su Science dal ... (Continua)
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13/05/2013 10:17:10 Il medicinale ha l'effetto di rendere i bambini più socievoli |
Arbaclofene migliora i sintomi dell'autismo
Un nuovo farmaco potrebbe alleviare i sintomi riguardanti l'autismo. Lo dice uno studio della Seaside Therapeutics di Cambridge, in Massachusetts, che ha presentato i dettagli di una vasta ricerca sugli effetti prodotti dall'arbaclofene, farmaco noto con la sigla STX209. Il prodotto agisce abbassando l'eccesso di attività cerebrale tipico dell'autismo. Il trial ha coinvolto 150 soggetti fra i 5 e i 21 anni affetti da autismo, che per 12 settimane hanno ricevuto il farmaco o un placebo. Il ... (Continua)
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06/05/2013 10:20:19 Dalle neuroscienze e dagli studi sul genoma umano un dibattito delicato |
Criminali e libero arbitrio
Esperimenti recenti indicano l’esistenza di circuiti cerebrali che presiedono al controllo e all’inibizione degli impulsi aggressivi, circuiti che coinvolgono in maniera cruciale regioni collocate nei lobi frontali. Su questa base, è stata avanzata l’ipotesi che proprio tali circuiti possano essere compromessi in soggetti criminali, ipotesi supportata dall’osservazione di apprezzabili differenze morfologiche e/o funzionali tra il cervello di persone “normali” e quello dei criminali. Non solo. ... (Continua)
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20/03/2013 Studio suggerisce l'alterazione dei segnali inviati dagli astrociti |
Agire sugli astrociti per ridurre gli effetti dell'ictus
Per limitare i danni prodotti da un ictus ischemico sul cervello si potrebbe agire modificando i segnali inviati dagli astrociti, cellule cerebrali così chiamate a causa della conformazione a stella delle loro ramificazioni. A ipotizzarlo è una ricerca pubblicata sul Journal of Neuroscience da un gruppo di scienziati della Tufts University School of Medicine, che ha condotto su modello murino uno studio incentrato proprio sul ruolo degli astrociti nella diffusione dei danni prodotti ... (Continua)
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24/10/2012 Scoperti due recettori che invogliano a interrompere l'astinenza |
Una molecola contro la dipendenza da fumo
Non è solo una questione di volontà. Per smettere di fumare dobbiamo lottare anche contro due recettori cerebrali che ci inducono a riprendere in mano la fatidica sigaretta. A scoprirlo sono gli scienziati del Centre for Addiction and Mental Health di Toronto guidati dal dott. Fang Liu, docente di Psichiatria presso l'Università di Toronto. I due recettori agiscono anche a mesi di distanza dall'ultima sigaretta fumata per spingerci a riprendere l'antico vizio. I ricercatori canadesi hanno ... (Continua)
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