|
|
ARTICOLI
TROVATI : 100
|
Risultati da 71 a 80 DI 100
|
| 01/02/2024 14:55:00 L’intervento farmacologico riduce il successivo declino cognitivo |
|
Alzheimer, nuova strategia per ridurre i sintomi
Si può intervenire sui livelli di dopamina per cercare di ridurre i sintomi a carico dei pazienti che si trovano nelle prime fasi dell’Alzheimer. Quando il sistema dopaminergico non funziona correttamente si verificano episodi epilettici che aggravano la qualità di vita e il declino cognitivo. Un intervento farmacologico su questi meccanismi può ridurre gli episodi. A dimostrarlo è uno studio pre-clinico condotto dall'Università Campus Bio-Medico di Roma insieme alla Fondazione Santa Lucia ... (Continua)
|
| 30/01/2024 10:00:00 Il pacemaker del midollo spinale monitora la risposta neurale |
|
Dolore cronico, il neurostimolatore che lo controlla
Al via in Italia i primi impianti dell'innovativo neurostimolatore Inceptiv™ Closed-Loop, a beneficio di pazienti con dolore cronico benigno, effettuati presso l'Azienda Ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta dal Dottor Pasquale De Negri, Direttore UOC di Anestesia e Rianimazione e presso l’Azienda Ospedaliera dei Colli - Monaldi di Napoli dal dottor Alfonso Papa, Direttore UOC Terapia del Dolore. Il nuovo dispositivo, sviluppato da Medtronic, azienda leader di HealthCare ... (Continua)
|
| 19/01/2024 09:28:18 L’infiammazione causata provoca danni alle cellule nervose |
|
Il virus respiratorio sinciziale danneggia le cellule
Una ricerca dell’Università di Tulane pubblicata sul Journal of Infectious Diseases mostra gli effetti del virus respiratorio sinciziale (RSV) sulle cellule nervose. Lo studio dimostra in che modo l’RSV infetta le cellule e scatena l’infiammazione che causa danni ai nervi. Alcune ricerche in precedenza avevano scovato tracce di RSV nel liquido spinale di bambini affetti da crisi epilettiche. Il 40% dei bambini con meno di 2 anni risultati positivi all’RSV mostra segni di encefalopatia acuta, ... (Continua)
|
| 17/01/2024 11:10:00 Implicazioni per le malattie neurodegenerative e del neurosviluppo |
|
Il sistema immunitario influenza la memoria
Il sistema immunitario non si limita a proteggere il cervello da traumi o infezioni, al contrario: grazie alla Ricerca in neuroscienze, oggi sappiamo che svolge molte altre funzioni fondamentali per la salute e il funzionamento dell’organo. Secondo i risultati di uno studio pubblicati su Immunity, le cellule immunitarie che risiedono nel cervello - le cosiddette cellule della microglia - guidano lo sviluppo e la maturazione delle aree dell’ippocampo deputate alla memoria. Lo fanno modificando ... (Continua)
|
| 09/01/2024 09:57:30 L’inibizione di GTF2l fa regredire i sintomi di una forma rara |
|
Autismo, possibile cura grazie a un gene?
Grazie a uno studio realizzato su organoidi cerebrali e ora in fase pre-clinica, un team interdisciplinare di scienziati dell’Università Statale di Milano, di IEO - Istituto Europeo di Oncologia e di Human Technopole ha scoperto che l’inibizione farmacologica di uno specifico gene (GTF2I) fa regredire i sintomi principali dell’autismo in modelli pre-clinici della sindrome 7Dup, una rara condizione genetica del neurosviluppo che fa parte dei disordini dello spettro autistico. In Italia i ... (Continua)
|
| 02/01/2024 La chiave è nella densità delle fibre della sostanza bianca |
|
Nuova diagnosi non invasiva del glioblastoma
Non esiste ancora una terapia valida per la cura del glioblastoma, ma un nuovo studio propone un metodo differente per la diagnosi che può predire la sopravvivenza del paziente. Secondo i ricercatori delle università di Padova, Berlino e Bordeaux e dell'Istituto oncologico veneto (Iov) di Padova, è la localizzazione del tumore a fare la differenza. Se la neoplasia si sviluppa in aree ad alta densità di fibre, la sopravvivenza del paziente dal momento della diagnosi è più breve; al contrario, ... (Continua)
|
| 21/12/2023 12:40:00 Analisi sulle connessioni fra ippocampo e corteccia cerebrale |
|
Il ruolo del sonno nella costruzione della memoria
Un nuovo studio pubblicato su Nature Neuroscience mostra l’importanza del sonno nei processi di consolidamento della memoria. «Da tempo si suggerisce che il cervello converta i nuovi dati raccolti durante il giorno in ricordi a lungo termine durante il sonno, grazie al lavoro dell'ippocampo e della corteccia cerebrale. Questo processo avverrebbe durante una parte del sonno profondo, in cui le onde cerebrali rallentano e i neuroni iniziano uno schema di attivazione stop-start che alterna ... (Continua)
|
| 14/12/2023 15:45:00 I disturbi del sonno possono anche peggiorare l’andamento clinico della malattia |
|
Un sonno irregolare causa la demenza
Dormire in maniera irregolare può aumentare il rischio di demenza. A dirlo è uno studio pubblicato su Neurology da un team della Monash University di Melbourne guidato da Matthew Paul Pase, che spiega: "Le raccomandazioni per la salute del sonno spesso si concentrano sulla quantità consigliata, che è di 7-9 ore a notte, ma c'è meno enfasi sul mantenere orari regolari. I nostri risultati suggeriscono che la regolarità del sonno di una persona è un fattore importante per il rischio di ... (Continua)
|
| 14/12/2023 11:40:00 I trial che potrebbero fare la differenza |
|
Le 11 speranze della ricerca per il 2024
11 progetti di ricerca che potrebbero aprire la strada a nuove cure e alimentare le speranze di tanti malati. A fare il punto sulle sperimentazioni più promettenti in arrivo nel 2024 è la redazione di Nature Medicine, che ha chiesto a 11 esperti quali potrebbero essere i trial con l’impatto maggiore sulla medicina. L’elenco spazia dalle nuove tecniche di editing del genoma con Crispr (base editing) per l’ipercolesterolemia al vaccino contro l’Hiv, passando per gli strumenti di intelligenza ... (Continua)
|
| 07/12/2023 16:35:00 Allo studio farmaci che aiutino i processi naturali di autodifesa del cervello |
|
Nuovo trattamento per la schizofrenia
La schizofrenia è uno dei più gravi disturbi psichiatrici con un’incidenza dello 0,5% nella popolazione, e molte sono ancora le lacune sui meccanismi che ne sono alla base. Una ricerca dell’Unità di Neurofarmacologia del Dipartimento di Patologia Molecolare dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS) mette ora l’accento su un particolare tipo di recettori presenti sulla membrana delle cellule nervose: i recettori delle amine in traccia (TAAR), che vengono sempre più visti come componenti ... (Continua)
|
|
1|2|3|4|5|6|7|8|9|10
|