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13/06/2024 10:40:00 La crescita è determinata in parte dall’attività cerebrale

I tumori cerebrali crescono con l’attività del cervello
Pochi e difficoltosi gli avanzamenti della ricerca riguardo ai tumori cerebrali. Il problema è dato dalla peculiarità dell’organo, che non può essere trattato alla stregua degli altri che compongono l’organismo umano.
Uno studio pubblicato su Lancet Neurology ha indagato proprio questo aspetto. Il lavoro è firmato da Maurizio Corbetta dell’Università di Padova e dai suoi colleghi Alessandro Salvalaggio (neurologo), Lorenzo Pini (psicologo) e Alessandra Bertoldo (ingegnere).
"Il limite ... (Continua)

03/06/2024 17:45:00 Alcuni soggetti sono malati ma non mostrano sintomi

Portatori sani di Alzheimer
C’è una piccola percentuale di malati di Alzheimer che mostra i segni neuropatologici della malattia di Alzheimer ma senza manifestarne i sintomi di demenza o declino cognitivo.
Un team di ricercatori dell’Istituto di Neuroscienze di Amsterdam ha cercato di indagarne i motivi pubblicando uno studio su Acta Neuropathologica Communications.
Sono stati esaminati campioni di tessuto cerebrale conservati alla Banca olandese del cervello. A ogni paziente era abbinata una cartella clinica con i ... (Continua)

03/06/2024 15:30:00 Eliminati i prodotti di scarto dell’attività neuronale

Di notte il cervello si ripulisce
Nel 2013 con un articolo pubblicato su Science, Lulu Xie e colleghi, al tempo alla University of Rochester Medical Center di New York, avevano dimostrato che durante il sonno avviene una sorta di “pulizia” cerebrale che consente di eliminare tutti i prodotti di scarto dell’attività neuronale accumulati durante il giorno. Fu una scoperta importante che da una parte chiariva uno dei motivi per cui è importante dormire e perché esseri umani e animali sono costretti a riposare ciclicamente e ... (Continua)

30/05/2024 11:26:00 Ricerca italiana compie passi in avanti nella comprensione dei meccanismi

I geni della disabilità intellettiva nella sindrome di Down
Il team di ricerca coordinato da Laura Cancedda e Andrea Contestabile dell’unità Brain Development and Disease dell’Istituto Italiano di Tecnologia insieme al laboratorio di Proteomica Clinica del IRCCS Giannina Gaslini di Genova diretto da Andrea Petretto, ha individuato mediante approccio omico omnicomprensivo e test sperimentali di laboratorio, nuovi processi biologici alterati mai descritti prima in letteratura in disturbi del sistema nervoso centrale e potenzialmente coinvolti nella ... (Continua)

28/05/2024 12:00:00 Un farmaco antiasmatico potrebbe essere efficace

Nuovo approccio contro la Sla
Uno studio preclinico getta le basi per il potenziale riposizionamento di montelukast, farmaco antiasmatico ampiamente utilizzato in clinica, come nuovo possibile approccio terapeutico per il trattamento della SLA.
Il progetto di ricerca sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica GPR17ALS-1 è coordinato da Marta Fumagalli, professoressa associata di Farmacologia dell’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con Tiziana Bonifacino, ricercatrice del Dipartimento di Farmacia dell’Università ... (Continua)

27/05/2024 09:31:03 Messo a punto da ricercatori italiani

Nuovo dispositivo rigenera il midollo spinale lesionato
Un dispositivo in grado di guidare la rigenerazione del midollo spinale lesionato grazie a un elettrodo innovativo. Lo hanno messo a punto i ricercatori di RISEUP, un progetto europeo a guida ENEA che comprende anche Sapienza Università di Roma e Rise Technology srl in Italia, insieme agli spagnoli dell’Università Politecnica di Valencia (UPV) e del Centro Investigacion Principe Felipe (CIPF) e i francesi del Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS).
Si tratta di una struttura ... (Continua)

21/05/2024 10:20:00 La sua riattivazione potrebbe scatenare la malattia

Sla, alla base un retrovirus?
La riattivazione del retrovirus endogeno Herv-K potrebbe essere alla base della sclerosi laterale amiotrofica (Sla). È la conclusione di un lavoro pubblicato su Nature Communications che apre a nuove prospettive per il trattamento della Sla attraverso l’inibizione dell’espressione di questi retrovirus: alcune già in fase di valutazione in studi clinici. Il progetto, coordinato da Avindra Nath e da Marta Garcia Montojo del National Institute of Health, Bethesda, Washington, ha visto la ... (Continua)

10/05/2024 11:45:00 Il farmaco rallenta la progressione della malattia

Sla, ropinirolo la ritarda
Ropinirolo, un farmaco utilizzato in caso di Parkinson, sembra efficace anche nei pazienti colpiti da sclerosi laterale amiotrofica. Il risultato, apparso su Cell Stem Cell, è frutto di una ricerca della Keio University School of Medicine di Tokyo diretta da Hideyuki Okano, che spiega: «Abbiamo identificato in passato il ropinirolo come un potenziale farmaco anti-SLA in vitro, e, ora abbiamo dimostrato che è sicuro da usare nei pazienti affetti da SLA e che potenzialmente ha qualche effetto ... (Continua)

09/05/2024 Gli effetti degli inibitori della trascrittasi inversa

Alzheimer, farmaci per l’Hiv potrebbero funzionare
Alcuni farmaci utilizzati in caso di Hiv sembrano in grado di contrastare l’Alzheimer. A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Pharmaceuticals da un team del Sanford Burnham Prebys di San Diego coordinato da Jerold Chun.
I farmaci che mostrano una correlazione con una ridotta incidenza dell’Alzheimer sono gli inibitori della trascrittasi inversa, usati comunemente nel trattamento dei retrovirus.
Lo studio si basa su scoperte precedenti dello stesso team pubblicate nel 2018 su Nature, che ... (Continua)

06/05/2024 11:10:00 Progressione più lenta dei segni motori nei pazienti che lo assumono

Parkinson, prasinezumab può rallentarne la progressione
L’anticorpo monoclonale prasinezumab sembra in grado di rallentare la progressione dei segni motori nei pazienti colpiti da Parkinson. A evidenziarlo è uno studio dell’Università di Exeter pubblicato su Nature Medicine.
Prasinezumab agisce legando l’alfa-sinucleina aggregata, consentendone la degradazione. L’alfa-sinucleina patologica è considerata il segno distintivo della malattia di Parkinson e diverse linee di evidenza suggeriscono un ruolo degli aggregati di alfa-sinucleina, e della ... (Continua)

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