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13/02/2025 12:24:00 Il caso di un ragazzo affetto da riso sardonico epilettico

Gli ultrasuoni curano la malattia del Joker
Ha un nome complicato ma causa un sintomo tanto semplice quanto dirompente nella vita quotidiana. Si tratta della sindrome epilettica gelastica, altrimenti detta del “riso sardonico” o la “malattia del Joker”, dal nome dell’omonimo film. È un disturbo neurologico che provoca spasmi facciali che portano a ridere in maniera incontrollata anche in situazioni in cui non è appropriato, con perdita di contatto con la realtà e possibili crisi epilettiche complesse. Fattori impattanti nella normale ... (Continua)

06/02/2025 17:35:00 Possibile nuovo metodo per valutare l’insorgenza della malattia

L’Alzheimer aumenta la frequenza della respirazione a riposo
Allo stato attuale, la diagnosi oggettiva di Alzheimer può avvenire soltanto con un’autopsia che identifichi la presenza di placche amiloidi nel cervello. Durante il decorso della malattia, quindi, si può fare una diagnosi potenziale basata su valutazioni non oggettive.
Per farlo si ricorre a test neuropsicologici per la misurazione della memoria, la capacità di risolvere problemi, la capacità di contare, di attenzione e anche di muoversi nello spazio.
Questi test tuttavia hanno il limite ... (Continua)

06/02/2025 15:20:00 La tecnica può risvegliare i motoneuroni del midollo spinale

Atrofia, la stimolazione elettrica migliora i movimenti
Grazie alla stimolazione elettrica dei nervi spinali sensoriali è possibile risvegliare gradualmente i motoneuroni del midollo spinale, migliorando così la forza muscolare delle gambe e la capacità di movimento dei pazienti con atrofia muscolare spinale (Sma).
È il risultato di uno studio condotto su 3 pazienti e riportato su Nature Medicine da scienziati della University of Pittsburgh School of Medicine.
La neurostimolazione migliora la funzione dei motoneuroni, riduce la fatica e ... (Continua)

21/01/2025 11:20:00 Possibile alternativa alle attuali terapie

Retinite pigmentosa, efficace Ziapin2
Un team multidisciplinare formato da ricercatori e ricercatrici dell’Istituto Italiano di Tecnologia - IIT e IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, coordinati da Fabio Benfenati, responsabile del Center for Synaptic Neuroscience and Technology di IIT e Stefano Di Marco, in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha dimostrato l’efficacia della molecola Ziapin2 come nuovo strumento promettente per contrastare gli effetti di retinite pigmentosa e degenerazione maculare legata all’età, ... (Continua)

20/01/2025 10:20:00 Ricerca dimostra l’esistenza di segni premonitori della malattia

L’Huntington è visibile 20 anni prima
Segni che predicono l’insorgenza della malattia di Huntington, come cambiamenti sottili nel cervello rilevabili tramite imaging avanzato, analisi del sangue e del liquido spinale, sono visibili già venti anni prima della comparsa conclamata dei sintomi motori. Lo dimostra una ricerca pubblicata su Nature Medicine realizzata da London’s Global University (Ucl) in collaborazione con esperti delle Università di Glasgow, Gothenburg, Iowa e Cambridge. La scoperta apre la strada a futuri trial ... (Continua)

20/01/2025 09:49:35 Scoperta da ricercatori italiani l’influenza di un nuovo gene

Un gene mutato causa l’Alzheimer
È stato appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Alzheimer's Research & Therapy la scoperta di un nuovo gene, GRIN2C, coinvolto nella malattia di Alzheimer. Questa scoperta è frutto della collaborazione di diversi gruppi di ricerca italiani, impegnati da anni nello studio delle cause genetiche della malattia, coordinato dall'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino.
La malattia di Alzheimer è la principale causa di gravi deficit cognitivi ed è ... (Continua)

07/01/2025 12:00:00 Studio analizza l’eredità lasciata dallo tsunami del 2004

I segni nel cervello dei traumi infantili
Uno studio di ricercatori dell’Università di Essex ha analizzato gli effetti a lungo termine del trauma vissuto dai bambini indonesiani che sopravvissero al terribile tsunami del dicembre del 2004.
Lo studio diretto da Rebecca Ireton rientra nell’ambito di un filone di ricerca in corso da una decina d’anni, l’IMAGEN Consortium Study, che dal 2010 sta esaminando le condizioni di quasi 2.000 giovani sani dall’età di 14 anni, verificando ogni 3 anni la situazione del loro cervello con una ... (Continua)

03/01/2025 11:20:00 Il fenomeno della neurogenesi fondamentale per alcune malattie

Nuovi neuroni contro il declino cerebrale
Generare nuovi neuroni in età adulta potrebbe essere la risposta a molte malattie cerebrali, in particolare quelle caratterizzate da declino cognitivo. È quanto emerge da una nuova ricerca pubblicata su Cell Stem Cell da ricercatori della University of Southern California di Los Angeles.
La regione cerebrale che trarrebbe i maggiori benefici dalla neurogenesi è l’ippocampo, area da cui dipendono le funzioni mnemoniche e di orientamento. In alcuni animali, specie i roditori, si manifesta la ... (Continua)

30/12/2024 09:18:56 Coinvolta GDF15, la proteina che riduce l’appetito

Un nuovo marcatore per la Sla
La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una malattia multifattoriale caratterizzata dalla degenerazione progressiva dei motoneuroni e dalla paralisi muscolare. Nonostante i trattamenti attualmente utilizzati, i pazienti sopravvivono solo 3-5 anni dopo la diagnosi iniziale.
La perdita di peso è un’importante caratteristica clinica, al momento della diagnosi, delle persone affette da SLA. Con una prevalenza stimata del 56%-62%, la perdita di peso è definita come un rilevante e indipendente ... (Continua)

27/12/2024 11:55:00 Studio evidenzia il gap fra capacità di pensiero e sistemi sensoriali

Il cervello è ultrarapido ma il pensiero è lento
Il sistema sensoriale raccoglie dati sull’ambiente all’incredibile velocità di un trilione di bit al secondo, 100 miliardi più veloce dei nostri processi di pensiero. La velocità del pensiero umano è infatti di soli 10 bit al secondo.
A rivelarlo è uno studio del California Institute of Technology pubblicato su Neuron, che solleva quindi il dubbio sul motivo per cui esiste questa differenza così marcata. La ricerca è stata realizzata nel laboratorio di Markus Meister, professore di Biologia ... (Continua)

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