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31/10/2024 17:43:00 Fondamentale per ridurre l’infiammazione e guarire

Il sonno dopo l’infarto
Di fronte a un infarto l’organismo reagisce inducendo il bisogno di dormire. Il riposo, infatti, favorisce la guarigione del muscolo cardiaco e riduce l’infiammazione. A rivelarlo è uno studio pubblicato su Nature da un team della Icahn School of Medicine a Mount Sinai.
È proprio il cuore a inviare segnali speciali al cervello. I due organi comunicano tramite il sistema immunitario per promuovere il sonno e il recupero dopo un grave evento cardiovascolare.
"Questo studio dimostra per la ... (Continua)

31/10/2024 16:10:00 Indagato il ruolo della corteccia entorinale laterale

Come funziona la memoria episodica
Uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Cell Reports ha individuato il ruolo della corteccia entorinale laterale (LEC) nella memoria episodica, dimostrando che l’inibizione dei neuroni presenti in questa area del cervello ne compromette le prestazioni, mentre la loro stimolazione facilita significativamente il richiamo di questa tipologia di memoria, che consente di ricordare le esperienze vissute. Lo studio è stato condotto da un gruppo di ricercatori dell’Istituto di neuroscienze del ... (Continua)

31/10/2024 12:10:00 Studio su una nuova classe di farmaci

Una speranza per la Sindrome di Sanfilippo
“Immagina Alzheimer e demenza in un bambino. In breve, questa è la sindrome di Sanfilippo”. È così che l’associazione di pazienti Sanfilippo Fighters definisce una rara malattia metabolica, nota anche come mucopolisaccaridosi di tipo 3 (MPS 3). È una delle più gravi e devastanti tra le malattie da accumulo lisosomiale e al momento non esistono cure specifiche. Già intorno ai 3 anni i bambini colpiti dalla malattia perdono tutte le capacità acquisite e vanno incontro a convulsioni, disturbi del ... (Continua)

29/10/2024 11:20:00 Alla prima fase lenta segue una seconda fase distruttiva

Le due fasi dell’Alzheimer
La malattia di Alzheimer si insinua lentamente nel cervello prima di manifestarsi in tutta la sua distruttività. Lo dimostra uno studio pubblicato su Nature Neuroscience da un team coordinato dai neuropatologi Mariano I. Gabitto e Kyle J. Travaglini dell’Allen Institute for Brain Science di Seattle.
«Una delle maggiori sfide nella diagnosi e nel trattamento dell'Alzheimer è che gran parte dei danni al cervello si verifica ben prima che si manifestino segni e sintomi. La capacità di rilevare ... (Continua)

04/10/2024 10:30:00 Inibitore peptidico colpisce la proteina in due punti

Alzheimer, nuovo farmaco contro la proteina Tau
Una nuova scoperta potrebbe rivoluzionare le terapie anti-Alzheimer. Un gruppo internazionale di ricercatori inglesi, americani e giapponesi ha individuato una molecola in grado di sferrare un doppio attacco alla proteina Tau, che insieme alla beta-amiloide tende ad accumularsi nel cervello ponendo le basi per lo sviluppo dell’Alzheimer.
Il composto è un inibitore peptidico sviluppato grazie alla biologia computazionale e battezzato Ri-Ag03. Riesce a colpire la proteina Tau nei 2 punti ... (Continua)

03/10/2024 12:10:00 Messo a punto da ricercatori italiani e americani

Un nuovo modello per studiare il Parkinson
Un nuovo studio condotto all’IRCCS Ospedale San Raffaele e Università Vita-Salute San Raffaele, in collaborazione con la New York University e prestigiosi centri di ricerca italiani (Università di Padova, Università di Trento, IRCCS Istituto Auxologico Italiano, Università di Ferrara), apre nuove prospettive per la terapia della malattia di Parkinson, una delle più comuni malattie neurodegenerative.
Le ricercatrici hanno messo a punto un nuovo modello sperimentale di malattia, diverso da ... (Continua)

27/09/2024 12:35:00 Consentono di prevedere la velocità di progressione della malattia

Alzheimer, fondamentali i marcatori di resilienza
Sono circa 600 mila le persone con malattia di Alzheimer in Italia e molti, insieme alle loro famiglie vivono appesi alla speranza di una cura. Gli anticorpi monoclonali che ripuliscono il cervello dall’amiloide (la proteina che soffoca i neuroni) e che rallentano la progressione dell’Alzheimer, se somministrati nelle fasi precoci di malattia possono produrre una riduzione importante della progressione di malattia. Per ora tuttavia non sono approvati in Europa, anche se sono già disponibili in ... (Continua)

27/09/2024 11:15:00 Ricercatori italiani tentano lo sviluppo di due diversi trattamenti

Nuove terapie per la sindrome di Leigh
Sviluppare una terapia farmacologica neonatale e una terapia genica fetale in utero per la sindrome di Leigh.
È questo l’ambizioso progetto coordinato dal Dott. Dario Brunetti, Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e di comunità dell’Università Statale di Milano e Principal Investigator presso l’Istituto Neurologico Carlo Besta, vincitore del bando Multi-round promosso da Fondazione Telethon che ha selezionato 22 progetti di ricerca in tutta Italia dedicati alle malattie ... (Continua)

27/09/2024 Approccio innovativo basato sulla bioluminescenza

Dalle lucciole al cervello, nuova cura per l’epilessia
Un team di ricercatrici e ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) coordinati da Fabio Benfenati, in collaborazione con l’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino e l’Università di Genova, ha sviluppato un approccio innovativo per il trattamento dell’epilessia, che sfrutta la bioluminescenza delle lucciole per prevenire l’iperattività neuronale, tipica delle crisi epilettiche.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, potrebbe aprire la strada a un nuovo tipo ... (Continua)

19/09/2024 17:34:00 Si innesca un meccanismo neurologico che produce euforia

Ecco perché siamo felici quando mangiamo bene
Masticare del buon cibo ha l’effetto di mettere in moto un meccanismo neurologico che garantisce una sensazione di euforia. È l’ipotesi avanzata dagli studiosi dell’Università di Bonn e dell’Università di Cambridge sulle pagine di Current Biology, che hanno riscontrato l’esistenza del meccanismo sui moscerini.
Dallo studio è emerso che le larve dei moscerini hanno dei recettori nell’esofago che si attivano quando l’insetto ingoia qualcosa. Se si tratta di cibo, il cervello rilascia ... (Continua)

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