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ARTICOLI
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24/04/2025 12:32:00 L’efficacia dei nuovi farmaci avrebbe un gap di genere |
Alzheimer, la risposta ai monoclonali dipende dal sesso
Le donne beneficerebbero di un’efficacia minore dei farmaci monoclonali per il trattamento dell’Alzheimer. A dirlo è uno studio pubblicato su Alzheimer’s & Dementia da un team della McGill University di Montreal. L’analisi ha riguardato il farmaco monoclonale lecanemab, in uso negli Stati Uniti e recentemente approvato anche dall’Agenzia europea del farmaco. I dati generali indicano un’efficacia del 27% rispetto al placebo nel rallentamento del declino cognitivo, ma emerge anche una ... (Continua)
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17/04/2025 16:15:00 Approvato per una specifica indicazione |
Lecanemab per l'Alzheimer
Dopo un percorso regolatorio articolato, il 15 aprile 2025 la Commissione Europea ha approvato Leqembi (lecanemab) per il trattamento della malattia di Alzheimer in fase precoce, rendendolo il primo anticorpo monoclonale anti-amiloide approvato nell’Unione Europea per questa indicazione. Il farmaco agisce bloccando alcuni aggregati della proteina beta-amiloide che fluttuano nel fluido del tessuto cerebrale raggiungendo anche regioni remote del cervello. «Il nostro lavoro mostra per la ... (Continua)
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27/09/2024 12:35:00 Consentono di prevedere la velocità di progressione della malattia |
Alzheimer, fondamentali i marcatori di resilienza
Sono circa 600 mila le persone con malattia di Alzheimer in Italia e molti, insieme alle loro famiglie vivono appesi alla speranza di una cura. Gli anticorpi monoclonali che ripuliscono il cervello dall’amiloide (la proteina che soffoca i neuroni) e che rallentano la progressione dell’Alzheimer, se somministrati nelle fasi precoci di malattia possono produrre una riduzione importante della progressione di malattia. Per ora tuttavia non sono approvati in Europa, anche se sono già disponibili in ... (Continua)
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03/04/2023 12:33:00 Perdita di volume cerebrale nei pazienti che li assumono |
I farmaci anti-Alzheimer rimpiccioliscono il cervello
L’assunzione di farmaci diretti contro la malattia di Alzheimer ha l’effetto di ridurre il volume cerebrale. Lo afferma uno studio pubblicato su Neurology da un team del Florey Institute of Neuroscience and Mental Health di Melbourne. Tra i farmaci analizzati c’è anche l’anticorpo lecanemab, l’ultimo ad essere stato approvato per il trattamento della malattia. La metanalisi mostra una maggiore perdita di volume cerebrale nei pazienti trattati rispetto a quelli che hanno assunto un ... (Continua)
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