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19/09/2024 10:45:00 Si profila l’abbattimento del limite principale della terapia

Melanoma, immunoterapia utile anche per i bambini
Presto anche i bambini potranno beneficiare dell’immunoterapia in caso di melanoma. Lo dimostra uno studio pubblicato sullo European Journal of Cancer e presentato durante il congresso della Società europea di oncologia medica (Esmo) di Barcellona.
I ricercatori hanno coinvolto nello studio 99 pazienti con età media di 14 anni. 81 di loro sono stati trattati con un inibitore di PD-1 (nivolumab, ipilimumab, nivolumab e ipilimumab, pembrolizumab) con o senza la chemioterapia associata o con la ... (Continua)

17/09/2024 10:10:00 Anche il rischio di decesso cala rispetto alla sola chemioterapia

Tumore della vescica, durvalumab riduce le recidive
I risultati positivi dello studio di Fase III NIAGARA mostrano che durvalumab in combinazione con la chemioterapia ha prodotto un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante dell’endpoint primario di sopravvivenza libera da eventi (EFS) e del principale endpoint secondario di sopravvivenza globale (OS) rispetto alla chemioterapia neoadiuvante nei pazienti con carcinoma della vescica muscolo-invasivo (MIBC). I pazienti sono stati trattati con durvalumab in combinazione ... (Continua)

17/09/2024 09:46:00 Il farmaco avvicina questa classe di pazienti ai tassi di guarigione generali

Tumore al seno triplo negativo, efficace pembrolizumab
Novità positive anche per il tumore al seno triplo negativo. L’immunoterapia, infatti, avrebbe l’effetto di avvicinare anche questa classe di pazienti ai tassi di guarigione che si rilevano per la malattia generale.
Se anteposta (neoadiuvante) e fatta seguire (adiuvante) all’intervento di mastectomia, l’immunoterapia è in grado di determinare un tasso di successo terapeutico mai raggiunto prima (quasi 87 per cento di sopravvivenza a cinque anni) in questa forma di cancro della mammella.
I ... (Continua)

16/09/2024 12:35:00 Combinazione di chemio e immunoterapia per aumentarla

Sopravvivenza più alta per il cancro della cervice uterina
La ricerca italiana cambia la pratica clinica nel tumore della cervice uterina localmente avanzato ad alto rischio. Nello studio KEYNOTE-A18, conosciuto anche come ENGOT-cx11/GOG-304 e coordinato da una ricercatrice italiana, la Professoressa Domenica Lorusso, l’immunoterapia con pembrolizumab, in combinazione con la chemioradioterapia (CRT) concomitante, ha ridotto il rischio di morte del 33% (HR=0,67) rispetto alla sola CRT concomitante. La sopravvivenza globale a 3 anni ha raggiunto l’82,6% ... (Continua)

13/09/2024 10:40:00 Individuati grazie a un'analisi dei dati genomici, trascrittomici e clinici

I 5 fattori che predicono la risposta all’immunoterapia
Sono stati identificati 5 fattori che determinano la risposta e la sopravvivenza dei pazienti che hanno ricevuto gli inibitori del checkpoint (CPI), un tipo di immunoterapia utilizzata in caso di cancro.
A scoprirli sono stati i ricercatori dell’IRB di Barcellona, che hanno pubblicato i risultati su Nature Genetics. L’immunoterapia ha trasformato le cure per il cancro negli ultimi anni, ma solo il 20-40% dei pazienti risponde in maniera positiva e prevedere quali pazienti risponderanno ... (Continua)

09/09/2024 12:00:00 Innovativo protocollo sperimentale per le neoplasie delle vie urinarie

Un vaccino personalizzato per il tumore della vescica
Un innovativo protocollo sperimentale per i pazienti affetti da neoplasie delle vie urinarie a cui parteciperà per l’Italia il Policlinico di Bari. Si tratta di uno studio multicentrico internazionale che prevede l'utilizzo di un vaccino personalizzato in associazione alla immunoterapia per i pazienti sottoposti a chirurgia per un carcinoma uroteliale muscolo invasivo ad alto rischio di recidiva.
“Sono entusiasta e orgogliosa di poter guidare il team uro-oncologico della nostra struttura in ... (Continua)

29/08/2024 10:31:00 Somministrarlo ai linfociti T in coltura ne aumenta l’attivazione

Cancro, un po’ di sale migliora l’immunoterapia
Lo usiamo abitualmente per insaporire i piatti che mangiamo: è il cloruro di sodio (NaCl), noto anche come sale da cucina. Secondo i dati di una nuova ricerca, pubblicati sulla rivista Nature Immunology, l’aggiunta di una quantità specifica di sale potrebbe avere un’utilità inaspettata nella preparazione delle terapie cellulari contro il cancro, come le CAR-T o le TCR. Per questi trattamenti i linfociti di un paziente vengono prelevati, modificati in modo che riconoscano meglio le cellule ... (Continua)

13/08/2024 11:21:00 Tassi di recidiva abbattuti grazie all’approccio

Cellule riprogrammate per combattere il tumore al cervello
Un team di scienziati australiani ha messo a punto un nuovo procedimento per la riprogrammazione cellulare apparentemente in grado di abbattere i tassi di recidiva del tumore al cervello.
La scoperta è frutto del lavoro di ricercatori del Queensland Institute of Medical Research guidati da Rajiv Khanna e si basa sull’uso di cellule immuni modificate geneticamente che rintracciano e uccidono le cellule cancerose che penetrano nell’organismo.
Il trattamento è riconducibile alla terapia ... (Continua)

18/07/2024 09:45:00 La precisione del trattamento può incidere sugli effetti collaterali

Radioterapia, meno effetti collaterali se la dose è giusta
Quando si parla di radioterapia è frequente il riferimento alla tossicità e agli effetti collaterali, pur trattandosi di false credenze sulle quali l’Associazione Italiana di Radioterapia Italiana (AIRO) vuole fare chiarezza. I risultati emersi dall’indagine AIRO-Astra Ricerche mostrano che l’84,3% di chi conosce la radioterapia indica almeno un effetto collaterale: prima fra tutte la stanchezza (indicata dal 63,8%), seguita da reazioni cutanee (arrossamenti, irritazioni) (50,0%), da caduta di ... (Continua)

26/06/2024 11:20:00 L’inibitore di BTK migliora la sopravvivenza

Linfoma a cellule mantellari, efficace acalabrutinib
I risultati positivi dello studio di Fase III ECHO mostrano che acalabrutinib, in combinazione con bendamustina e rituximab, ha ottenuto un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante di sopravvivenza libera da progressione (PFS) e una tendenza favorevole di sopravvivenza globale (OS) rispetto alla chemio-immunoterapia (bendamustina più rituximab) standard di cura nei pazienti con linfoma a cellule mantellari (MCL) non precedentemente trattati.
I risultati sono stati ... (Continua)

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