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21/05/2024 09:34:48 Il farmaco per il diabete e l’obesità riduce il rischio di morte cardiovascolare

Semaglutide previene anche l’infarto
Semaglutide, l’agonista GLP1 sviluppato per il diabete e divenuto poi celebre per i suoi effetti sul peso corporeo, sembra avere un altro effetto positivo, quello di ridurre il rischio di infarto, ictus e morte cardiovascolare.
A segnalarlo è una ricerca discussa durante l’ultimo congresso della European Association for the Study of Obesity, secondo cui il farmaco ha un effetto protettivo indipendente dalla perdita di peso che si riesce a ottenere.
Lo studio è stato realizzato su ... (Continua)

17/05/2024 I segni rivelatori si manifestano almeno 8 anni prima

Un test del sangue predice l’osteoartrite del ginocchio
Otto anni di vantaggio sull’osteoartrite del ginocchio. È quanto promette un nuovo test del sangue, in grado di individuare i segni rivelatori della malattia con grande anticipo, secondo quanto emerge da uno studio pubblicato su Science Advances.
"Attualmente, per avere una chiara evidenza dell'osteoartrite del ginocchio è necessaria una radiografia e, quando questa si manifesta ai raggi X, la malattia è già progredita da tempo - ha dichiarato Virginia Byers Kraus, professoressa presso i ... (Continua)

16/05/2024 In fase di studio un test basato sulla proteomica

Il sangue rivela il cancro 7 anni prima
Riuscire a diagnosticare il cancro in anticipo può rivelarsi fondamentale per la sopravvivenza. Per questo, i ricercatori di tutto il mondo sperimentano da anni soluzioni volte a trovare test in grado di individuare in anticipo il formarsi delle neoplasie.
È ciò a cui puntano anche i ricercatori finanziati dal Cancer Research UK, che hanno identificato 618 proteine collegate a 19 tipi diversi di cancro. 107 di queste proteine sono state individuate nel sangue raccolto dai pazienti almeno 7 ... (Continua)

15/05/2024 11:55:00 La resistenza del tumore alle terapie legata a uno specifico gene

Un gene rende invisibile il mieloma
È un singolo gene a decretare la resistenza del mieloma alle terapie farmacologiche. A scoprirlo è uno studio dell’IRCCS Candiolo pubblicato su Blood, secondo cui la presenza di uno specifico gene nelle cellule tumorali rende il mieloma invisibile al sistema immunitario e resistente alle terapie.
“Il farmaco bortezomib inibitore del proteasoma, organuli cellulari in grado di rimuovere le cellule danneggiate, contrasta il mieloma multiplo sia direttamente, colpendo le cellule tumorali, che ... (Continua)

15/05/2024 11:11:00 Le mutazioni a loro carico possono essere determinanti

Cancro, il ruolo delle proteine IDH
Terapie mirate contro la proteina IDH migliorano la sopravvivenza di tumori rari e difficili da trattare. La mutazione del gene IDH1, scoperta recentemente, è riscontrabile nell’80% dei gliomi di basso grado, un tipo di cancro del cervello, nel 20% dei colangiocarcinomi e nel 10% dei casi di leucemia mieloide acuta. È però necessario che il test molecolare per individuare la mutazione genetica sia svolto fin dal momento della diagnosi. L’appello per sensibilizzare clinici e Istituzioni viene ... (Continua)

14/05/2024 12:47:00 La recrudescenza degli ultimi anni sembra legata a un debito immunologico

Le ragioni dietro all’epidemia di streptococco
Le infezioni da Streptococco, ai danni soprattutto dei bambini più piccoli, sono state l’incubo dello scorso anno, e continuano a colpire duramente anche quest’anno. Tanti nel 2023 i piccoli a letto con febbre alta e tonsille gonfie, con le farmacie prese d’assalto per i test diagnostici. Ma di cosa si è trattato esattamente?
Una spiegazione viene da un lavoro che i ricercatori della Pediatria e della Microbiologia di Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS e Università Cattolica hanno da poco ... (Continua)

13/05/2024 12:53:00 Monitorarla aiuta a prolungare la longevità

La proteina Klotho per capire l’invecchiamento
Nel 1997 il ricercatore giapponese Makoto Kuro-o scoprì una proteina fondamentale nei processi legati all’invecchiamento e alla longevità. Si tratta della proteina Klotho, chiamata così in onore di una delle tre parche figlie di Zeus, quella che filava l’ordito della vita.
I primi studi sui topi hanno confermato l’importanza della proteina: una variante consanguinea di topi priva della proteina ha mostrato un invecchiamento accelerato e una vita più corta, caratterizzata da malattie ... (Continua)

09/05/2024 21:01:50 Zecche, pulci e vermi sono i più comuni parassiti del gatto

Parassiti nei gatti: come riconoscerli e combattarli
Avere un animale domestico comporta un’immensa dose di gioia giornaliera e arricchisce inevitabilmente la vita di sentimenti e sensazioni positive. I nostri amici a quattro zampe, tuttavia, portano con sé anche molte preoccupazioni, che spesso derivano da un problema fin troppo comune: i parassiti. I gatti, nello specifico, sono animali che tendono a gironzolare molto spesso fuori dall’abitazione, motivo per il quale tendono a generare più apprensione rispetto ad altre specie.

Questo ... (Continua)

09/05/2024 16:40:00 I sintomi per riconoscerle e i consigli per prevenirle

I segnali che indicano le apnee ostruttive del sonno
Fra i segnali che annunciano la presenza di apnee ostruttive del sonno ci sono stanchezza, mal di testa mattutino e gola secca al risveglio, oltre ovviamente al russamento.
Le apnee ostruttive sono pericolose perché oltre a pregiudicare la qualità del sonno rappresentano una minaccia all’apparato cardiovascolare. Per apnea si intende una pausa nella respirazione di almeno 10 secondi. Nel corso di una nottata, un soggetto affetto dalla sindrome ha almeno 5 pause respiratorie ogni ora. Si ... (Continua)

09/05/2024 Gli effetti degli inibitori della trascrittasi inversa

Alzheimer, farmaci per l’Hiv potrebbero funzionare
Alcuni farmaci utilizzati in caso di Hiv sembrano in grado di contrastare l’Alzheimer. A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Pharmaceuticals da un team del Sanford Burnham Prebys di San Diego coordinato da Jerold Chun.
I farmaci che mostrano una correlazione con una ridotta incidenza dell’Alzheimer sono gli inibitori della trascrittasi inversa, usati comunemente nel trattamento dei retrovirus.
Lo studio si basa su scoperte precedenti dello stesso team pubblicate nel 2018 su Nature, che ... (Continua)

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