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28/03/2022 09:50:00 Rischio aumentato di modifiche strutturali involutive

La pressione alta minaccia il cervello
Soffrire di pressione alta fin da giovani significa anche mettere a rischio il cervello. Lo segnala uno studio pubblicato su Jama Network Open da un team del National Institute on Aging in Baltimore diretto da Yi-Han Hu, che spiega: «L'esame dell'associazione tra le modifiche nel tempo dei valori pressori e l'integrità cerebrale nella mezza età può fornire informazioni sulle eventuali strategie di intervento su sottogruppi di persone a più alto rischio di deterioramento cognitivo».
Il team ... (Continua)

18/03/2022 15:50:00 I bambini hanno raggiunto o mantenuto misure importanti della funzione bulbare

SMA, la terapia genica migliora la vita dei bambini colpiti
Nuovi dati confermano i benefici di onasemnogene abeparvovec, la prima e unica terapia genica per l’atrofia muscolare spinale (SMA, spinal muscular atrophy) che si somministra una sola volta nella vita.
Lo studio di fase III SPR1NT, a oggi completato, ha dimostrato che i bambini con tre copie del gene di backup SMN2 che sono stati trattati in modo pre-sintomatico hanno raggiunto traguardi motori appropriati alla loro età, inclusa la capacità di stare in piedi e di camminare. Inoltre, ... (Continua)

04/03/2022 09:43:00 Si può prevedere la malattia anche con 15 anni di anticipo

I segni che annunciano l’Alzheimer
Ci sono segni premonitori che dovrebbero mettere in allarme medici e soggetti a rischio di Alzheimer. Uno studio pubblicato su The Lancet Digital Health ha svelato l’esistenza di numerosi segnali associabili all’insorgenza della malattia, fra cui stanchezza cronica, depressione, stress e frequenti cadute.
I ricercatori hanno notato spesso l’insorgenza di queste patologie nei 15 anni precedenti alla diagnosi di Alzheimer.
Gli scienziati si sono basati sui dati di due diversi database ... (Continua)

28/02/2022 15:40:09 Decorso clinico migliore per chi rimane attivo

L’attività fisica ritarda il Parkinson
Uno studio apparso su Neurology sostiene che l’attività fisica è utile per migliorare il decorso clinico della malattia di Parkinson. Chi si mantiene attivo ha maggiori probabilità di un’evoluzione più lenta della malattia, e valgono come attività anche le faccende domestiche.
«I nostri risultati sono entusiasmanti perché suggeriscono che potrebbe non essere mai troppo tardi per una persona con Parkinson per iniziare un programma di esercizi per migliorare il decorso della malattia», spiega ... (Continua)

22/02/2022 17:10:00 I consigli dei pediatri per evitare rischi inutili

10 regole per gestire il Covid nei bambini
Nonostante tutte le precauzioni nostro figlio si è contagiato e ha sviluppato Covid-19, che fare adesso? Per venire incontro ai dubbi e alle preoccupazioni di tanti genitori, gli esperti della Società italiana di pediatria hanno stilato una lista di 10 raccomandazioni. Lo scopo è di “aiutare i genitori a tenere lontane le ansie inutili, ma anche evitare i rischi del ‘fai da te’ e la somministrazione impropria di antibiotici antinfiammatori, ricordando sempre per ogni dubbio di far riferimento ... (Continua)

20/01/2022 15:11:00 L’efficacia della cardioneuroablazione

Nuovo trattamento per la sindrome vagale
Il Centro Cardiologico Monzino è uno fra i pochi centri al mondo e fra i primi in Italia a effettuare la Cardioneuroablazione, una tecnica innovativa per il trattamento della sindrome vaso vagale. Il Dipartimento di Aritmologia, guidato dal Prof. Claudio Tondo, ha trattato con questa metodica 15 pazienti in un anno, con risultati molto promettenti.
La sindrome vagale è molto invalidante in quanto può generare le sincopi, cioè gli svenimenti improvvisi con perdita di coscienza, che si ... (Continua)

11/11/2021 15:45:00 I farmaci non assicurano solo un allungamento della sopravvivenza

Cancro, l’immunoterapia migliora la qualità di vita
Non soltanto maggiore sopravvivenza, ma anche una qualità della vita superiore. È quanto assicurano i farmaci antitumorali immunoterapici per il cancro, secondo una ricerca del Policlinico San Martino e dell’Università di Genova pubblicata sullo European Journal of Cancer.
La ricerca si basa sull’analisi di 17 sperimentazioni cliniche che avevano coinvolto in totale oltre 8.000 pazienti e confrontato l’uso degli immunoterapici con la chemioterapia.
"I benefici dell'immunoterapia in ... (Continua)

02/07/2021 11:30:00 Studio dimostra che in alcuni casi il processo è reversibile

I capelli bianchi non sono una sentenza
Per molti è il segno della vecchiaia che avanza, ma uno studio del Columbia University Medical Center di New York rivela la possibilità che il processo di ingrigimento dei capelli sia reversibile.
I capelli diventano grigi o bianchi non solo a causa dell’età ma anche per via di eventi traumatici o stressanti. Secondo i ricercatori americani, l’eliminazione della fonte di stress potrebbe ripristinare il colore originario dei capelli.
Un gruppo di volontari si è sottoposto ad analisi della ... (Continua)

08/06/2021 13:45:00 Il primo autorizzato dopo 20 anni

Un farmaco cura il morbo di Alzheimer
L’agenzia del farmaco statunitense – la Fda – ha approvato l’utilizzo del farmaco aducanumab per il trattamento del morbo di Alzheimer. Si tratta di una decisione storica, è infatti il primo medicinale ad essere approvato per questa malattia dopo 20 anni.
Una decisione arrivata però nonostante il parere contrario della commissione indipendente di esperti in materia di Alzheimer, secondo cui non ci sarebbero evidenze sufficienti per stabilire l’efficacia del prodotto.
La terapia consiste ... (Continua)

21/04/2021 12:45:00 Nesso evidente soprattutto nella fascia d’età 50-60 anni

Dormire poco porta alla demenza
Chi dorme troppo poco fra i 50 e i 60 anni rischia più di altri di soffrire di demenza negli anni successivi. Lo rivela un grande studio pubblicato su Nature Communications da un team coordinato da Séverine Sabia dell’Université de Paris.
La ricerca ha seguito quasi 8.000 persone in Gran Bretagna per circa 25 anni, a partire dai 50 anni. I dati indicano che i soggetti che riferivano di dormire meno di 6 ore per notte mostravano il 30% di rischio in più di sviluppare demenza nei tre decenni ... (Continua)

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