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ARTICOLI
TROVATI : 100
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Risultati da 1 a 10 DI 100
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10/06/2025 12:15:00 TRACE4AD aiuta i medici a prevedere la progressione della malattia |
Alzheimer, diagnosi più facile con l’AI
Grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale è possibile diagnosticare con più facilità la malattia di Alzheimer e prevederne lo sviluppo e la progressione. Uno studio pubblicato su Frontiers in Neurology ha analizzato l’efficacia di TRACE4AD, strumento di Intelligenza Artificiale sviluppato da DeepTrace Technologies, spinoff accademico dello Iuss (Istituto universitario di studi superiori) di Pavia. Grazie allo strumento, i medici possono comprendere la stadiazione della patologia e ... (Continua)
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02/05/2025 09:43:00 Nesso evidente nei soggetti con meno di 65 anni |
La sindrome metabolica aumenta il rischio di demenza
È emerso un nesso significativo fra la sindrome metabolica e l’aumento del rischio di demenza a esordio giovanile, diagnosticata cioè prima dei 65 anni. L’esito è scaturito da uno studio dell’Hallym University Sacred Heart Hospital di Anyan, in Corea del Sud, coordinato da Minwoo Lee e pubblicato sulla rivista Neurology. Il campione oggetto di ricerca era formato da quasi 2 milioni di persone fra i 40 e i 60 anni, seguiti in media per 8 anni. Un quarto dei partecipanti mostrava la sindrome ... (Continua)
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07/04/2025 11:22:00 Può prevedere il rischio con anni di anticipo |
Un test del sangue per escludere la demenza
Un semplice test del sangue potrebbe escludere il rischio futuro di sviluppare una forma di demenza, fra cui l’Alzheimer, con anni di anticipo. A descriverlo è un gruppo di ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma, che ha pubblicato su Nature Medicine i dettagli della scoperta. Lo studio si è concentrato su marker specifici come tau217, neurofilamento leggero (Nfl) e proteina fibrillare acida della glia (Gfap) con l’obiettivo di individuare la malattia fino a un decennio prima ... (Continua)
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01/04/2025 09:45:00 Dalla saliva è possibile ricavare una diagnosi |
Due nuovi biomarcatori per la demenza
La demenza è una condizione eterogenea che comprende quadri clinici e neuropatologici diversi. Nelle fasi iniziali le diverse patologie presentano caratteristiche cliniche simili, che rendono più difficile la diagnosi specifica all’interno dell’ampio spettro di queste malattie neurodegenerative. Dopo l’Alzheimer, la demenza a corpi di Lewy (DLB) è la seconda forma più comune di demenza neurodegenerativa. Dal punto di vista clinico, i pazienti affetti dalla patologia presentano fluttuazioni ... (Continua)
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25/03/2025 09:59:17 Si accumulano a livelli ancora più alti che in altri organi |
Le microplastiche nel cervello
Le microplastiche minacciano anche il cervello, e sembrano farlo in maniera ancora più pericolosa che altrove. A segnalarlo è un nuovo studio pubblicato su Nature Medicine da un team dell’Università del New Mexico. Negli ultimi decenni la presenza di microplastiche nell’ambiente è aumentata in maniera esponenziale. Secondo alcune stime vi sarebbero circa 2,5 milioni di tonnellate di plastica alla deriva negli oceani, un livello 10 volte superiore a quello del ... (Continua)
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24/02/2025 12:00:00 Studiato il ruolo della proteina TDP-43 |
La ricetta antistress per le proteine contro Alzheimer e Sla
Quando le proteine si stressano, perdono le proprie capacità e le cellule riducono le loro funzionalità. In questo caso facciamo riferimento alla proteina TDP-43, il cui accumulo in forma di aggregati è associato alla morte neuronale ed è un marcatore della Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), dell’Alzheimer, della Demenza Frontotemporale (FTDL). Il corpo, quando è sano, ha trovato un meccanismo di protezione, la sumoilazione, che previene l’aggregazione di TDP-43. In uno studio da poco ... (Continua)
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17/02/2025 10:43:00 Modello utile per la diagnosi precoce |
I biomarcatori per predire la demenza
La combinazione di più biomarcatori può permettere di individuare le persone a maggior rischio di sviluppare demenza tra quelle che soffrono di un disturbo cognitivo lieve, che sono quindi i candidati ideali per erogare precocemente i primi trattamenti che agiscono sui meccanismi biologici di sviluppo della malattia come quelli di recente approvati dalle Autorità per il Farmaco americane e di prossima approvazione da parte dell’agenzia europea. Lo dimostrano i primi risultati del progetto ... (Continua)
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11/02/2025 09:31:26 Un blocco della comunicazione potrebbe stravolgere l’approccio terapeutico |
Scoperta la causa dell’Alzheimer?
All’origine dell’Alzheimer vi sarebbe un blocco della comunicazione fra il nucleo delle cellule – sede del Dna – e il citoplasma, di cui fa parte tutto ciò che è presente nelle cellule a eccezione di organelli e nucleo. Il blocco nel trasporto cellulare sarebbe causato dall’accumulo nel cervello di granuli di stress (SG), cioè “condensati citoplasmatici senza membrana che contengono mRNA non tradotto, fattori di pre-inizio della traduzione e proteine leganti l'RNA (RBP)”, come indicato in ... (Continua)
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07/02/2025 12:45:00 Trattamenti inediti per la terza malattia neurologica più diffusa |
Epilessia, i passi in avanti degli ultimi anni
L’epilessia rappresenta una delle patologie neurologiche più diffuse, particolarmente fra le persone anziane. Secondo i dati della World Health Organization la prevalenza è stimata tra il 5% e il 7% nella fascia d’età oltre i 65 anni, collocandola al terzo posto tra le malattie neurologiche, dopo l’ictus e la demenza. In Italia sono colpite oltre 550.000 persone, con una quota significativa di casi di farmacoresistenza pari a circa il 40%. Ogni anno si registrano 30.000 nuovi casi mentre ... (Continua)
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07/02/2025 11:45:00 Regolarità e velocità riducono significativamente il rischio |
Camminare per allontanare la demenza
Il rischio di demenza può essere ridotto in maniera significativa semplicemente camminando. La regolarità e la velocità dell’andatura sono però componenti fondamentali per beneficiare di una riduzione del rischio di declino cognitivo pari al 40%. Secondo uno studio pubblicato su International Psychogeriatrics da un team del Neuroscience Research Australia, quindi, indossare uno smartwatch che tenga traccia delle nostre attività fisiche potrebbe aiutarci a prevenire la demenza. Lo studio ... (Continua)
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