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18/03/2024 10:20:00 Il farmaco è ora rimborsabile per tutte le indicazioni

Scompenso cardiaco, efficace dapagliflozin
L’Agenzia Italiana del Farmaco ha approvato la rimborsabilità dell’estensione di indicazione di dapagliflozin per il trattamento dello scompenso cardiaco cronico sintomatico indipendentemente dalla frazione di eiezione. Sono oltre un milione gli italiani colpiti da scompenso cardiaco – anche denominato insufficienza cardiaca – una malattia cronica che peggiora nel tempo causando una ridotta ossigenazione di organi e tessuti e la compromissione della qualità di vita e che rappresenta in Italia ... (Continua)

09/02/2024 10:00:00 Efficace a lungo termine nella protezione dell’organo

Diabete, dapagliflozin protegge i reni
Circa 4 milioni di italiani sono affetti da Diabete Mellito Tipo 2 (DMT2); di questi 1 persona su 3 sviluppa la malattia renale cronica, patologia che può portare a dialisi e trapianto renale, riducendo l’aspettativa di vita fino a 16 anni.
Nuovi dati, raccolti in oltre 50 centri italiani di diabetologia, hanno evidenziato l’efficacia a lungo termine di dapagliflozin nel proteggere le persone con Diabete Tipo 2 dal danno renale rispetto alle altre classi di farmaci antidiabetici.
A ... (Continua)

17/01/2023 15:00:00 Il farmaco riduce il rischio e abbassa la mortalità

Dapagliflozin per l’insufficienza cardiaca
Uno studio pubblicato su Nature Medicine mostra la sicurezza e l’efficacia di dapagliflozin nei pazienti che soffrono di scompenso cardiaco con frazione di eiezione migliorata (HFimpEF).
Lo studio DELIVER ha valutato l’utilizzo di dapagliflozin in un campione di 6.263 soggetti con scompenso cardiaco sintomatico, il 18% dei quali aveva HFimpEF. Metà del campione è stato assegnato a ricevere 10 mg di dapagliflozin, e l’altra metà placebo.
Sono stati inclusi nello studio gli individui ... (Continua)

04/07/2022 Il virus interferisce con la segnalazione dell’insulina nell’organismo

Diabete e Covid-19, una relazione pericolosa
Diversi studi hanno già indagato il rapporto fra Covid-19 e diabete. Ora una ricerca dell’Università di Osaka pubblicata su Metabolism rivela che il virus ha la capacità di innescare la malattia interferendo con la segnalazione dell’insulina nell’organismo.
L’infezione, infatti, attiverebbe il gene IRF1 che codifica il fattore regolatore dell’interferone 1 alterando le vie di segnalazione dell'insulina e dell'IGF-1 nel polmone, nel fegato, nel tessuto adiposo e nelle cellule ... (Continua)

09/10/2018 Ma non c’entrano le cellule Super-Mario
Diabete, gli SGLT2 proteggono dall’infarto
Il diabete mellito si associa ad un’aumentata prevalenza e incidenza di malattie cardiovascolari. L’esposizione cronica a elevati valori glicemici è in grado di ridurre il numero e la funzione delle cellule staminali circolanti (CSC) e delle cellule progenitrici endoteliali (EPC), favorendo così lo sviluppo del danno aterosclerotico e/o la sua progressione.
Negli ultimi anni, una serie di studi ha dimostrato che i farmaci inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 (SGLT2) ... (Continua)
22/03/2018 17:20:00 Conferma da uno studio di Real-world evidence

Diabete, inibitori SGLT-2 utili per il cuore
Una nuova analisi mostra i vantaggi associati agli inibitori SGLT-2 nei pazienti affetti da diabete di tipo 2 con problemi cardiovascolari.
I risultati riguardano una nuova analisi dello studio CVD-REAL, un ampio studio real world evidence che ha valutato il rischio di morte da tutte le cause (ACD), l’ospedalizzazione per scompenso cardiaco (hHF), l’infarto (infarto del miocardio o MI) e lo stroke nei pazienti con diabete di tipo 2 (T2D) che hanno ricevuto il trattamento con inibitori di ... (Continua)

25/09/2015 16:21:05 Il farmaco per il diabete riduce la densità minerale ossea

La canagliflozina aumenta il rischio di fratture
Un farmaco utilizzato per il trattamento del diabete di tipo 2, la canagliflozina, è associato a un maggior rischio di fratture e perdita della densità minerale ossea. A dirlo è la Food and Drug Administration americana, che ha pubblicato un avviso di sicurezza basato sui dati di 9 studi clinici.
Nelle sperimentazioni l'esposizione media al farmaco è stata di 85 settimane, con un tasso di incidenza di fratture fra 1,1 e 1,5 per 100 pazienti-anno di esposizione.
La canagliflozina è un ... (Continua)

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