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24/09/2024 09:45:13 Si riduce la materia grigia ma aumenta la qualità delle connessioni

Come la gravidanza cambia il cervello
Uno studio dell’Università della California diretto da Emily Jacobs ha realizzato la prima mappa in assoluto di un cervello umano durante la gravidanza.
«Volevamo osservare la traiettoria dei cambiamenti cerebrali specificamente all'interno della finestra gestazionale», racconta Laura Pritschet, autrice principale dello studio pubblicato su Nature Neuroscience.
Ciò che emerge è una peculiarità del cervello nel corso della gravidanza. A dimostrarlo sono le scansioni cerebrali effettuate ... (Continua)

19/09/2024 17:34:00 Si innesca un meccanismo neurologico che produce euforia

Ecco perché siamo felici quando mangiamo bene
Masticare del buon cibo ha l’effetto di mettere in moto un meccanismo neurologico che garantisce una sensazione di euforia. È l’ipotesi avanzata dagli studiosi dell’Università di Bonn e dell’Università di Cambridge sulle pagine di Current Biology, che hanno riscontrato l’esistenza del meccanismo sui moscerini.
Dallo studio è emerso che le larve dei moscerini hanno dei recettori nell’esofago che si attivano quando l’insetto ingoia qualcosa. Se si tratta di cibo, il cervello rilascia ... (Continua)

12/09/2024 16:35:00 Realizzata dai ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna

La prima protesi a controllo magnetico
È la prima protesi di mano al mondo a controllo magnetico, capace di riprodurre i movimenti pensati da chi la indossa e di dosare la forza quando si afferrano oggetti fragili. Nessun filo, nessuna connessione elettrica, solo magneti e muscoli che controllano i movimenti delle dita e permettono di compiere azioni quotidiane come aprire un barattolo, usare un cacciavite, raccogliere una monetina.
Un team di ricerca dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ... (Continua)

22/07/2024 10:40:00 Nesso fra smog e sviluppo delle capacità cognitive

Danni al cervello dei ragazzi a causa dell’inquinamento
C’è un nesso non positivo fra aumento dell’inquinamento atmosferico e ritardi nello sviluppo delle capacità cognitive. A svelarlo è una nuova ricerca della Wayne State University di Detroit e del Cincinnati Children's Hospital.
I ricercatori guidati da Clara Zundel hanno analizzato 10.000 bambini fra i 9 e i 12 anni, scoprendo che l’esposizione agli inquinanti dell’aria, alle polveri sottili e soprattutto al Pm2,5 causa alterazioni delle connessioni cerebrali, con conseguenti disturbi ... (Continua)

27/06/2024 11:10:00 Grazie a un nuovo programma di intelligenza artificiale

Dal modo di parlare la diagnosi dell’Alzheimer
Un nuovo sistema di intelligenza artificiale consente di diagnosticare l’Alzheimer con 6 anni di anticipo dall’esordio dei sintomi grazie a un’analisi del modo di parlare di una persona.
Lo studio, pubblicato su Alzheimer’s & Dementia, è stato firmato da ricercatori della Boston University.
Il modello proposto assicura un tasso di precisione del 78,5%, riuscendo a prevedere se una persona con lieve deterioramento cognitivo rimarrà stabile nei 6 anni successivi oppure se svilupperà la ... (Continua)

18/06/2024 Può rivelare i diversi sottotipi di depressione e ansia

Depressione, decisivo l’imaging cerebrale
La medicina di precisione potrebbe aver raggiunto anche la psichiatria. Un gruppo di ricercatori della Stanford Medicine ha infatti scoperto che l’imaging cerebrale combinato con l’apprendimento automatico può rivelare sottotipi di depressione e ansia. Lo studio, pubblicato su Nature Medicine, classifica la depressione in sei sottotipi biologici, o “biotipi”, e identifica i trattamenti che hanno maggiori o minori probabilità di funzionare per tre di questi sottotipi.
“Sono necessari metodi ... (Continua)

13/06/2024 10:40:00 La crescita è determinata in parte dall’attività cerebrale

I tumori cerebrali crescono con l’attività del cervello
Pochi e difficoltosi gli avanzamenti della ricerca riguardo ai tumori cerebrali. Il problema è dato dalla peculiarità dell’organo, che non può essere trattato alla stregua degli altri che compongono l’organismo umano.
Uno studio pubblicato su Lancet Neurology ha indagato proprio questo aspetto. Il lavoro è firmato da Maurizio Corbetta dell’Università di Padova e dai suoi colleghi Alessandro Salvalaggio (neurologo), Lorenzo Pini (psicologo) e Alessandra Bertoldo (ingegnere).
"Il limite ... (Continua)

30/05/2024 14:32:06 Adolescenti e giovani adulti le categorie maggiormente a rischio

I social media minacciano la salute mentale dei ragazzi
L’ossessione moderna per i social media potrebbe dispiegare nel prossimo futuro un’onda lunga di disturbi mentali. A lanciare l’allarme è una review pubblicata su World Psychiatry e presentata all’ultimo congresso della Società italiana di Psichiatria, dalla quale emerge che i più giovani rappresentano la fascia d’età più a rischio, soprattutto se vivono in condizioni svantaggiate a causa di isolamento sociale, disabilità o problemi di salute mentale già esistenti.
«Quello che viene ... (Continua)

15/05/2024 10:14:00 Potrebbe essere il primo medicinale per questa malattia rara

Un farmaco per l’osteopetrosi
Un farmaco brevettato all’Università dell’Aquila per l’osteopetrosi autosomica dominante è in attesa del via libera per la sperimentazione clinica negli Stati Uniti. Se tutto dovesse andare per il meglio si tratterebbe del primo farmaco contro questa malattia rara che rende le ossa compatte come marmo e nello stesso tempo fragilissime. A guidare il progetto Anna Maria Teti, del dipartimento di Scienze cliniche applicate e biotecnologiche dell’Università dell’Aquila, che grazie ai finanziamenti ... (Continua)

17/04/2024 11:45:00 Agire sui fattori di rischio modificabili

Demenza, evitabile quasi un caso su 2
Intervenire sui fattori di rischio modificabili può tradursi in una riduzione del 40% dei casi di demenza. A evidenziarlo sono gli esperti del Women’s Alzheimer’s Movement Prevention Center della Cleveland Clinic diretti da Jessica Caldwell.
I fattori di rischio modificabili sono 12: ipertensione, disturbi dell’udito, fumo di sigaretta, obesità, depressione, inattività fisica, diabete, scarsa istruzione e scarso contatto sociale, a cui si sono recentemente aggiunti il consumo eccessivo di ... (Continua)

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