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30/07/2018 11:00:00 In fase di approvazione il nuovo farmaco di Accord

Pegfilgrastim per la neutropenia indotta dalla chemio
Il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) ha espresso un parere positivo per Pelgraz di Accord (pegfilgrastim), il biosimilare del fattore stimolante le colonie di granulociti pegilato (G-CSF) in Europa.
Una volta approvato, Pelgraz potrebbe diventare il primo biosimilare di pegfilgrastim commerciabile in Europa indicato per ridurre la durata della neutropenia e l'incidenza della neutropenia febbrile nei pazienti adulti sottoposti a chemioterapia citotossica. L'Organizzazione ... (Continua)

06/06/2018 14:30:05 Il tasso di sopravvivenza a 5 anni aumenta di quasi 15 punti

Rabdomiosarcoma, nuova cura per i bambini
Sei mesi di chemioterapia di mantenimento a basse dosi accrescono la possibilità di guarigione dei bambini con rabdomiosarcoma ad alto rischio di recidiva.
A cinque anni dalla diagnosi, infatti, il tasso di sopravvivenza passa dal 73,7%, se si ricorre al trattamento standard, all'86,5% dato dalla nuova cura. La novità è destinata a cambiare gli standard di cura in Europa e nel mondo.
Il risultato, dopo circa 10 anni di ricerche, è stato ottenuto grazie ad uno studio coordinato dal prof. ... (Continua)

24/04/2018 15:34:00 Studio individua nel Dna spazzatura le responsabilità del fallimento

Cancro, quando la chemio non funziona
Il fallimento terapeutico della chemioterapia che si verifica in un certo numero di casi di cancro potrebbe essere spiegato con il Dna spazzatura.
A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Cell da un team della Harvard Medical School of Boston coordinato dal ricercatore italiano Pier Paolo Pandolfi.
Era opinione comune fino a poco tempo fa che la parte di Dna non coinvolta nella produzione di proteine non servisse a niente. Di fatto, questa parte di Dna veniva definita “junk”, cioè ... (Continua)

02/02/2018 L’inibizione di Che-1 blocca la crescita delle cellule B
Nuovi marcatori utili per la cura della leucemia
La proteina Che-1 torna a far parlare di sé e del suo ruolo, sempre più ampio, nelle malattie tumorali. I ricercatori dell’Istituto Regina Elena e dell’Ospedale Bambino Gesù hanno dimostrato che nei bambini con leucemia linfoblastica acuta la proteina è sovraespressa, cioè è presente in quantità più elevate della norma. Dal lavoro emerge anche che Che-1 è regolato dalla nota proteina Myc, uno degli attori principali della trasformazione tumorale.
Le leucemie rappresentano circa il 35% dei ... (Continua)
30/01/2018 12:00:00 Tre studi evidenziano incoraggianti risultati

La radiologia interventistica per i tumori epatici
Oggi è possibile trattare i tumori epatici di maggiori dimensioni, multipli o localizzati in sedi “difficili” o tecnicamente complesse, grazie alle nuove tecniche di radiologia interventistica.
Queste terapie si affiancano e non si contrappongono agli altri possibili trattamenti chirurgici, chemioterapici e radioterapici, per la cura dei tumori. Si tratta di procedure combinate che si svolgono in un’unica seduta in cui si esegue la termoablazione e la chemio-embolizzazione arteriosa, cioè ... (Continua)

05/12/2017 10:22:03 Stessi effetti e migliore qualità della vita

Tumori, meglio la terapia sottocute
La somministrazione dei farmaci chemioterapici sottocute è un’alternativa preferibile alle iniezioni endovena. Lo dice uno studio dell’ALTEMS, l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Roma.
Il passaggio dall’endovena alle iniezioni sottocute si traduce in termini temporali in un vantaggio considerevole. Si passa infatti da un’ora e mezza a 5 minuti, con gli effetti presumibili riguardo alla qualità di vita del paziente, ma non ... (Continua)

22/11/2017 14:34:27 Con il nuovo anno un nuovo farmaco per la cura della malattia

Leucemia linfoblastica acuta, disponibile Pegaspargasi
Una nuova possibilità terapeutica per la cura della leucemia linfoblastica acuta (ALL). Si tratta del farmaco Pegaspargasi, prodotto da Shire e disponibile dal prossimo gennaio in Italia.
Pegaspargasi fu approvato in primo luogo dalla FDA Americana nel 1994 per il trattamento dei pazienti con ALL che avevano un’ipersensibilità alle forme native di L-asparaginasi, e nel 2006 è stato poi approvato per il trattamento di prima linea dei pazienti con ALL come un componente di un regime ... (Continua)

13/10/2017 15:10:00 A un passo dalla sperimentazione con le staminali del sangue

Editing del genoma cura rara malattia genetica
Un gruppo di ricercatori dell’Istituto San Raffaele Telethon per la Terapia Genica (SR-Tiget) di Milano ha messo a punto la road map per sperimentare l’editing del genoma per il trattamento di una grave malattia ereditaria, l’immunodeficienza severa combinata trasmissibile tramite cromosoma X (SCID-X1).
L’editing del genoma consente di correggere le mutazioni direttamente sul gene malato, riscrivendone la sequenza tramite dei “bisturi molecolari”, ma non è stato ancora applicato ... (Continua)

08/09/2017 16:32:58 Studio consente di assumere la chemio anche in caso di ipersensibilizzazione

Tumori pediatrici, evitare reazioni allergiche alla terapia
Buone notizie per quei bambini malati di tumore che oggi sono costretti a interrompere la chemioterapia con carboplatino a causa di reazioni allergiche anche molto gravi al farmaco.
Grazie a un’idea degli oncologi pediatri dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e della Fondazione Policlinico A. Gemelli di Roma questi piccoli pazienti potranno evitare reazioni allergiche e continuare la cura: si tratta della pratica di desensibilizzazione al carboplatino, un metodo innovativo studiato ... (Continua)

05/06/2017 16:20:00 Dopo l'intervento chirurgico migliora la sopravvivenza libera da malattia

Tumore al seno, l'efficacia di pertuzumab
Risultati positivi giungono dalla sperimentazione di fase III APHINITY sul trattamento adiuvante dopo un intervento chirurgico per il tumore del seno. I risultati dello studio di fase III APHINITY evidenziano come il trattamento adiuvante (dopo chirurgia) con l’associazione di pertuzumab, trastuzumab e chemioterapia riduca significativamente del 19% il rischio di recidiva del carcinoma mammario o di morte (sopravvivenza libera da malattia invasiva; iDFS) nelle donne con tumore in fase iniziale ... (Continua)

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