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ARTICOLI
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Risultati da 1 a 10 DI 100
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21/01/2025 12:34:00 Problemi cardiaci più probabili al di là dell’indice di massa corporea |
Il grasso nei muscoli dà problemi al cuore
I soggetti che hanno accumuli di grasso nei muscoli mostrano un rischio più alto di problemi cardiaci rispetto alla norma, indipendentemente dal loro indice di massa corporea. A dimostrarlo è uno studio pubblicato su European Heart Journal da un team del Cardiac Stress Laboratory presso il Brigham and Women's Hospital e della Harvard Medical School di Boston. I ricercatori, guidati da Viviany Taqueti, hanno esaminato gli effetti del grasso intramuscolare sulle malattie cardiache, ... (Continua)
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16/01/2025 14:40:23 Effetti dannosi legati soprattutto alle carni lavorate |
La carne rossa aumenta il rischio di demenza
Mangiare carne rossa può aumentare il rischio di demenza. È la conclusione di uno studio apparso su Neurology a firma di ricercatori del Brigham and Women’s Hospital di Boston, secondo cui il consumo di carne rossa, soprattutto quella lavorata come pancetta, salsicce e mortadella, è associato a una maggiore probabilità di manifestare declino cognitivo e demenza. "La carne rossa è ricca di grassi saturi e studi precedenti hanno dimostrato la capacità di aumentare il rischio di diabete di tipo ... (Continua)
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08/01/2025 15:50:00 Essenziale modificare gli stili di vita scorretti |
Ictus, controlli regolari possono prevenirlo
È fondamentale agire sugli stili di vita scorretti per ridurre il rischio di ictus. A ricordarlo è l’Associazione Italiana Ictus che, in collaborazione con la Guardia di Finanza, ha lanciato una campagna di screening gratuiti in tutta Italia. Ogni anno nel nostro paese l’ictus colpisce 120.000 persone, fra cui 12.000 sotto i 55 anni, rendendo la malattia una delle principali cause di morte e disabilità. Secondo l’Associazione Italiana Ictus (Isa-Aii), questa patologia è spesso legata a stili ... (Continua)
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08/01/2025 14:55:59 L’esordio giovanile può avvenire anche attorno ai 30 anni |
Il declino cognitivo nei giovani
La demenza è un concetto che associamo automaticamente all’età avanzata, ma non sempre è così. Uno studio pubblicato su Jama Neurology da un team della Maastricht University dimostra come il declino cognitivo possa colpire anche le persone con meno di 65 anni e a volte manifestarsi anche attorno ai 30 anni. La demenza a esordio giovanile (YOD) è associata a una serie di fattori di rischio, 4 in particolare: bassi livelli di vitamina D, ipotensione ortostatica, aumento della proteina C ... (Continua)
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13/12/2024 09:51:39 Obesità strettamente correlata al rischio cardiovascolare |
Cuore, l’indice di rotondità prevede il rischio
Bisogna tenere d’occhio il girovita per salvaguardare la salute del cuore. A ribadirlo sono i cardiologi della Società Italiana di Cardiologia riuniti a congresso, secondo cui oltre la metà delle malattie cardiache dipende dai chili di troppo e per ogni 2 anni in più vissuti con peso superfluo il rischio sale del 7%. A minacciare il cuore è soprattutto il grasso viscerale, misurabile attraverso il cosiddetto indice di rotondità, ovvero il rapporto fra misura del girovita e altezza. Oltre al ... (Continua)
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12/12/2024 12:00:00 La tecnica sembra in grado di invertire gli effetti della malattia |
Una terapia genica per l’insufficienza cardiaca
L’obiettivo è sempre quello di riparare un cuore danneggiato. Per questo, dopo le molecole a Rna oggetto del progetto europeo Rescue, guidato dall’Italia, è la volta di una nuova terapia genica che in un modello animale di grandi dimensioni si è dimostrata capace di invertire gli effetti dell’insufficienza cardiaca e ripristinare la funzionalità del cuore. La terapia sviluppata da un gruppo di ricercatori dell’Università dello Utah in un lavoro pubblicato su npj Regenerative Medicine ha ... (Continua)
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05/12/2024 12:23:00 Un approccio di genere per la condizione garantisce vantaggi |
Stenosi aortica, un intervento a misura di donna
Anche per le malattie cardiovascolari esiste un gender gap: le donne sono poco attente ai fattori di rischio, sottorappresentate negli studi clinici e hanno minori probabilità di ricevere trattamenti basati sull’evidenza, nonostante le patologie a carico di cuore e arterie causino complicanze più gravi e quindi prognosi peggiori nel sesso femminile, soprattutto con l’avanzare dell’età. Una piccola grande rivoluzione verso un approccio di genere arriva dallo studio RHEIA che, per la prima ... (Continua)
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05/12/2024 10:30:00 Raddoppiano il rischio di re-ospedalizzazione |
Le comorbidità nello scompenso cardiaco
Per la prima volta uno studio clinico getta luce sul legame esistente tra scompenso cardiaco e patologie concomitanti non cardiache, come diabete, malattie renali e polmonari, dimostrando come queste ultime aumentino il rischio di un secondo ricovero ospedaliero nei pazienti scompensati e già ricoverati una prima volta. Secondo un’analisi condotta dall’IRCCS MultiMedica e dall’Università Statale di Milano, pubblicata sullo European Journal of Internal Medicine, i pazienti dimessi dall’ospedale ... (Continua)
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28/11/2024 16:34:00 Nuova potenziale cura per la forma più aggressiva della malattia |
Una speranza per l’epidermolisi bollosa
Un trapianto di pelle geneticamente modificata che può guarire l’epidermolisi bollosa distrofica recessiva, la forma più invalidante di questa malattia rara. All’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù è iniziata la selezione dei pazienti idonei e lo studio preclinico per lo sviluppo della terapia genica per questa patologia. In occasione della 19esima edizione delle giornate dedicate alle malattie rare in dermatologia pediatrica, l’Ospedale della Santa Sede fa il punto sulle terapie avanzate e sulle ... (Continua)
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26/11/2024 09:27:56 Le donne che ne sono vittime rinunciano ad altri figli |
Le complicazioni in gravidanza riducono la natalità
Fare esperienza di complicanze durante la gravidanza non è il miglior viatico per pianificarne un’altra nel futuro. A scoprirlo è uno studio del Karolinska Institutet di Stoccolma pubblicato sul Journal of American Medical Association da Eleni Tsamantioti e Neda Razaz. Lo studio, che ha coinvolto oltre un milione di donne svedesi che avevano avuto un primo figlio fra il 1999 e il 2021, suggerisce l’utilizzo di un monitoraggio nell’assistenza prenatale per affrontare il problema delle ... (Continua)
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