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ARTICOLI
TROVATI : 12
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Risultati da 1 a 10 DI 12
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30/01/2023 12:45:00 Nuovo approccio per accelerare la diagnosi |
Capire il Parkinson dalla voce
I primi segni del Parkinson, quelli non legati a problemi motori, possono manifestarsi già 10 anni prima della diagnosi della malattia. Nel momento in cui compaiono i tremori e la rigidità, la metà dei neuroni che producono dopamina sono già morti. Per questo, cercare di individuare in anticipo l’insorgenza del morbo di Parkinson potrebbe aiutare in maniera decisiva chi ne soffre e i medici che se ne prendono cura. Uno di questi sintomi è senz’altro la difficoltà nel pronunciare le parole. ... (Continua)
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10/09/2018 12:20:00 I bambini che ne soffrono tre volte più a rischio |
Balbuzie, il pericolo è il bullismo
La riapertura delle scuole può essere motivo di ansia per tanti ragazzi, ma per alcuni di più se si considera che, come rilevato da un rapporto dell’Istat, ben oltre la metà dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni ha subito almeno un episodio offensivo, non rispettoso o violento da parte di altri ragazzi nel corso dell’ultimo anno. Nel 6% dei casi la derisione è causata dall’aspetto fisico e/o il modo di parlare, tanto che i bambini con disturbi specifici del linguaggio, tra cui la balbuzie, ... (Continua)
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11/05/2018 11:12:46 Il disturbo del linguaggio colpisce 1 milione di italiani |
Balbuzie, nuovo metodo per superarla
In tutto il mondo l’8% delle persone ha balbettato nell’arco della sua vita e l’1,5% non riesce a superare questo disturbo nonostante diversi tentativi e buona volontà. Sono ben 1 milione in Italia le persone che soffrono di balbuzie, di cui 150.000 under 18. La balbuzie è un disturbo linguistico molto frequente che esordisce generalmente nell’infanzia, spesso regredisce spontaneamente entro i 6 anni: consiste nell’involontaria ripetizione di suoni o nel loro prolungamento e, spesso, in ... (Continua)
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31/01/2017 10:35:26 Volumi ridotti di plasma al cervello provocano il disturbo |
Balbuzie, cause da ricercarsi nell'afflusso di sangue
Pare che alla base della balbuzie non ci sia un problema genetico, ma una questione «meccanica», ovvero la riduzione dell'afflusso di sangue alle regioni del cervello preposte all'elaborazione del linguaggio. A elaborare l'ipotesi è uno studio del Children’s Hospital di Chicago pubblicato su Human Brain Mapping. L'area del cervello interessata sarebbe quella di Broca della corteccia frontale, dove nascono le frasi, e il lobo posteriore, dove vengono rielaborate le parole pronunciate dagli ... (Continua)
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10/10/2012 On line una guida gratuita per gli insegnanti |
Balbuzie, come comportarsi quando si presenta a scuola
La balbuzie colpisce circa l'1% della popolazione italiana, con punte del 5% in età prescolare, circa 250 mila bambini in Italia.
Con l’inizio dell’anno scolastico si riapre una delle più profonde cicatrici della memoria. Spesso succede infatti che un alunno che balbetta, arrivi a sviluppare la falsa credenza di non essere portato per le attività intellettuali oppure di non essere all’altezza di una carriera scolastica. Una tale credenza porta presto alla decisione di abbandono degli ... (Continua)
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25/11/2011 14:10:43 Alcuni bambini soffrono di “mutismo selettivo” |
La paura di parlare rende muti
È un disturbo ansioso infantile, ancora troppo poco conosciuto, caratterizzato dall'"incapacità" del bambino di parlare in determinate situazioni sociali. Il bambino parla liberamente e in modo corretto, molto spesso a casa, qualche volta con uno o più coetanei, mentre resta completamente muto in altre situazione come ad esempio la scuola oppure di fronte ad estranei. Sebbene sia stato descritto per la prima volta 125 anni fa (e chiamato allora “aphasia voluntaria” da Kussmaul), piuttosto ... (Continua)
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20/04/2011 Dalle pause degli adulti i bambini assorbono nuove informazioni |
Le parole che non ti ho detto
Ciò che per gli adulti ha scarsa importanza, e in alcuni casi è il segno di una difficoltà di espressione, per i bambini acquista un valore essenziale. Si tratta di quelle pause nel flusso del linguaggio segnalate da interiezioni come “ehm” o “uhm” che servono a riempire un tempo morto e che aiutano l'adulto ad organizzare il discorso.
Stando ai risultati di una recente ricerca americana dell'Università di Rochester, quelle interiezioni vengono interpretate dai bambini come il segnale che ... (Continua)
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21/02/2011 Studiosi americani individuano tre varianti genetiche alla base della patologia |
Origine genetica per la balbuzie
Anche la balbuzie potrebbe essere causata da alterazioni genetiche. Ad affermarlo è un gruppo di ricercatori statunitensi dei National Institutes of Health, secondo i quali tre varianti del corredo genetico, spesso presenti in chi balbetta, potrebbero influenzare i meccanismi che regolano il linguaggio.
I ricercatori hanno presentato i risultati del loro studio nel corso dell'American Association for the Advancement of Science che si sta tenendo in questi giorni a Washington. Dennis ... (Continua)
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22/10/2009 12:34:53 Ricerca americana ammonisce sui rischi del passatempo preferito dai bambini |
Il ciuccio "nemico" del linguaggio
Il compagno inseparabile di tanti bambini potrebbe rappresentare un pericolo. Uno studio portato a termine dall'Università di Washington punta il dito contro il ciuccio, spesso una delle ultime risorse che le mamme hanno per cercare di calmare i propri bambini. La ricerca, guidata dalla dott.ssa Clarita Barbosa su un campione di 128 bambini fino a 5 anni, sottolinea la possibilità che si verifichino problemi di linguaggio quali sigmatismo e balbuzie. Si tratterebbe di un'eventualità tre volte ... (Continua)
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23/05/2008 |
La balbuzie può essere rieducata
Ogni anno in questo periodo nuovi allievi, bambini o adulti, possono iniziare il percorso che in 12 mesi li vede protagonisti di un’ esperienza di gruppo che stimola risultati inaspettati. Spiega il prof. Enzo Galazzo, presidente dell’ Associazione: “Il più delle volte gli allievi che iniziano il percorso pensano di acquisire una tecnica che cambierà la loro parlata. Sembra tutto così ovvio, si fa un corso di rieducazione e si cambia parlata. Succede poi che un ragazzo si iscrive all’università ... (Continua)
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