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ARTICOLI
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Risultati da 71 a 80 DI 100
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08/05/2018 17:30:00 Consumarne in abbondanza non danneggia le arterie |
Le uova non fanno male al cuore
Sfatato un altro luogo comune sulla salute. Consumare una media di quasi 2 uova al giorno non ha alcuna conseguenza negativa sul cuore e sulle arterie. A dirlo è uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition da parte di un team del Charles Perkins Centre e dell’Università di Sydney. I medici coordinati da Nick Fuller hanno analizzato l’effetto di 12 uova alla settimana su un gruppo di volontari. Sono stati presi in considerazione diversi parametri di rischio ... (Continua)
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26/03/2018 A volte il corpo ci lancia un Sos da cogliere |
I segnali d’allarme per il cuore
Un’alimentazione equilibrata, uno stile di vita corretto, l’esercizio fisico e visite mediche regolari. Tutto ciò contribuisce a ridurre al minimo i rischi per il nostro cuore. Tuttavia, a volte è il corpo stesso a lanciare un Sos da cogliere e interpretare nella maniera corretta. Ecco alcuni segnali che potrebbero far pensare a un problema cardiaco:
1) Piega diagonale nel lobo dell'orecchio. È noto anche come “Segno di Frank”, da Sanders Frank, il medico americano che per primo lo ... (Continua)
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19/03/2018 16:43:00 Confermata l’efficacia di Ezetimibe |
Colesterolo alto, non solo statine
Contrastare efficacemente l’ipercolesterolemia è possibile, non solo con le statine. Un gruppo di specialisti ha approfondito la validità di un nuovo approccio terapeutico, rivalutando, in un’ottica di prevenzione non solo secondaria ma anche primaria, l’utilizzo di Ezetimibe: un farmaco in commercio da anni, di cui è stata dimostrata l’efficacia, non solo in associazione alle statine ma anche in monoterapia, nel ridurre l’assorbimento a livello intestinale del colesterolo, e di conseguenza ... (Continua)
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11/01/2018 11:58:17 Livelli totali e di Ldl abbattuti |
L’olio di camelina riduce il colesterolo
L’olio ricavato dalla camelina, pianta delle Brassicacee nota come “falso lino”, avrebbe un effetto protettivo nei confronti del colesterolo. Secondo i dati di uno studio apparso su Molecular Nutrition & Food Research a firma di ricercatori dell’Università della Finlandia Orientale, l’olio di camelina avrebbe la capacità di ridurre i livelli di colesterolo totale e di colesterolo Ldl. La ricerca ha analizzato le associazioni fra olio di camelina, pesce grasso e pesce magro con il metabolismo ... (Continua)
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06/11/2017 Possibile alternativa alle statine da piccoli frammenti di Rna |
Un’iniezione ogni 6 mesi per battere il colesterolo
Una nuova classe di farmaci anticolesterolo promette di modificare per sempre le terapie. Si tratta degli oligonucleotidi antisenso, dei piccoli frammenti di Rna in grado di alterare l’attività dei geni responsabili dell’accumulo del colesterolo Ldl. A discuterne sono stati gli specialisti riuniti per il Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Interna (Simi). In previsione, si potrebbe adottare un’iniezione ogni 6 mesi nei soggetti predisposti agli alti livelli di colesterolo ... (Continua)
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07/09/2017 15:45:00 Già a 20 anni per chi è predisposto, più tardi per chi è sano |
Colesterolo, l’importanza di uno screening mirato
L’adozione di uno screening mirato è la soluzione più idonea per il controllo dei livelli di colesterolo nei giovani adulti. Una ricerca pubblicata su Annals of Internal Medicine da un team del Saint Luke’s Hospital di Kansas City fa il punto sulle tempistiche da adottare per i test che valutano il colesterolo. «Attualmente, l'American College of Cardiology/American Heart Association (ACC/AHA) raccomanda lo screening per i livelli di lipidi per tutti gli adulti di età superiore a 20 anni al ... (Continua)
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05/09/2017 16:45:00 I dati incoraggianti su canakinumab ed evolocumab |
Colesterolo e infiammazione, nuovi farmaci
A Barcellona sono stati resi noti nuovi e interessanti dati sui farmaci canakinumab ed evolocumab per il trattamento dell’ipercolesterolemia e dell’infiammazione. A presentarli, i ricercatori presenti al Congresso della Società Europea di Cardiologia. I dati di canakinumab provengono dallo studio di fase III Cantos, che prevedeva l’iniezione trimestrale di canakinumab in soggetti colpiti in precedenza da infarto e aterosclerosi con componente infiammatoria. Il farmaco ha portato a una ... (Continua)
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03/04/2017 11:00:00 Identificati con un esame genetico i soggetti che ne beneficiano |
Aterosclerosi, un test per predire l'efficacia delle statine
In caso di aterosclerosi subclinica può essere effettuato un test genetico che consenta di capire quali soggetti beneficeranno di una terapia a base di statine. Lo rivela uno studio apparso su Circulation e firmato da ricercatori della Harvard Medical School di Boston guidati da Pradeep Natarajan. Il test suggerito dallo studio rileva 57 polimorfismi a singolo nucleotide (57-SNP). Prendendo spunto dallo studio Woscops (West of Scotland Coronary Prevention Study), i ricercatori hanno ... (Continua)
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23/03/2017 15:30:00 Evidenziato nesso fra il consumo della sostanza e un minor rischio di insorgenza |
Malattie cardiovascolari, l'effetto positivo del licopene
Il licopene aiuta a ridurre le probabilità di insorgenza di una malattia cardiovascolare. Lo dice una revisione sistematica di 21 studi pubblicata su Atherosclerosis che evidenzia un’associazione tra consumo di prodotti a base di pomodoro, integrazione con licopene e minor rischio di sviluppare malattie cardiovascolari (CVD). La revisione ha indagato gli effetti del consumo di derivati di pomodoro e licopene su alcuni marker della funzione cardiovascolare, come quantità di lipidi nel sangue, ... (Continua)
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21/03/2017 10:10:00 Due marcatori in grado di quantificare il rischio di evento cardiaco |
Infarto, le due spie che lo predicono
Sapere se si è a rischio di infarto è fondamentale. Uno studio presentato nel corso dell'American College of Cardiology di Washington suggerisce l'efficacia di due marcatori specifici in grado di predire il verificarsi di eventi avversi cardiaci maggiori. I due marker sono il GlycA e la proteina C-reattiva, quest'ultima già nota come marcatore dell'infiammazione. I pazienti che mostrano livelli elevati di entrambi i biomarcatori devono essere considerati ad alto rischio di infarto. A ... (Continua)
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