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ARTICOLI
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Risultati da 51 a 60 DI 100
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14/02/2022 15:45:00 Studio italiano pone le basi per nuove possibili terapie |
Scoperto nuovo meccanismo di sviluppo dell’aterosclerosi
Un team di ricercatori dell’Università di Perugia ha scoperto un nuovo meccanismo coinvolto nello sviluppo dell’aterosclerosi. Lo studio, realizzato dal gruppo di ricerca del Prof. Paolo Gresele del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia su modelli animali e in pazienti con varie forme di aterosclerosi, apre interessanti prospettive di sviluppo di nuovi approcci terapeutici alla prevenzione dell’aterosclerosi. Il lavoro è stato pubblicato su European ... (Continua)
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31/01/2022 11:30:00 Il binge drinking aumenta le probabilità di aritmia |
L’alcol favorisce la fibrillazione atriale
Uno studio pubblicato su Nature Cardiovascular Research segnala il collegamento fra consumo di alcol e rischio di insorgenza della fibrillazione atriale. In particolare, sarebbe il binge drinking – ovvero il consumo di grandi quantità di alcol in un breve lasso di tempo – a stimolare in maniera negativa il cuore. Gregory Marcus, docente dell’Università della California di San Francisco e coordinatore dello studio, spiega che la ricerca conferma come il consumo di alcolici in quantità possa ... (Continua)
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15/09/2021 12:35:00 Il rischio aumenta nelle persone che ne soffrono da più tempo |
Durata del diabete associata a insufficienza cardiaca
Più lunga è la durata del diabete – compreso il periodo prediabetico – maggiori saranno le probabilità di insorgenza dell’insufficienza cardiaca. Lo rivela uno studio presentato al congresso Heart in Diabetes da Erin Michos, ricercatrice della Johns Hopkins School of Medicine. «La maggior parte dei medici ha familiarità con il concetto di "pacchetti di sigarette/anni di tabagismo, che contempla sia il carico del fumo (pacchetti al giorno) sia la durata (anni di fumo). Allo stesso modo è ... (Continua)
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14/09/2021 15:20:00 Si chiama Lipoproteina (a) e viene spesso trascurato |
C’è un nuovo colesterolo cattivo
Cattivo e cattivissimo. Il colesterolo Ldl non è il solo a minacciare la salute cardiovascolare. C’è anche un nuovo colesterolo cattivo, la Lipoproteina (a), nota con la sigla Lp(a). Si tratta di un importante fattore di rischio genetico, spesso trascurato, per le malattie cardiovascolari, responsabili in Italia del 35,8% di tutti i decessi con oltre 230mila casi annuali. I numeri sono peraltro in aumento perché gli italiani sono sempre più obesi, diabetici, ipertesi e affetti da ... (Continua)
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09/09/2021 14:50:00 Agire su pressione, colesterolo e piastrine |
Infarto, terapia combinata per abbattere il rischio
Per ridurre il rischio cardiovascolare globale è meglio intervenire con una terapia combinata che agisca su pressione, colesterolo e aggregazione delle piastrine. Una terapia combinata – meglio ancora se somministrata con un’unica polipillola per migliorare l’adesione al trattamento – riesce a ridurre il rischio di infarto del 53%, di ictus del 51% e di decessi per malattie cardiovascolari del 49%. Lo segnala uno studio dell’Università McMaster pubblicato su The Lancet. Lo studio, che ha ... (Continua)
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01/09/2021 14:40:00 Migliora la stabilità della placca |
Sindrome coronarica acuta, evolocumab efficace
Positivi i nuovi dati su evolocumab per i pazienti affetti da sindrome coronarica acuta. I dati dello studio di fase III Huygens dimostrano che il farmaco in aggiunta alla terapia statinica ottimizzata aumenta in modo significativo le caratteristiche di stabilità della placca nei pazienti con malattia arteriosa coronarica (CAD, coronary artery disease), rispetto alla sola terapia statinica. Gli eventi cardiaci sono spesso la conseguenza della rottura di una placca vulnerabile. La ... (Continua)
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28/07/2021 17:15:00 Vantaggi fisici e psicologici legati alla danza |
Ballare contrasta gli effetti della menopausa
Danzare fa bene al corpo e all’anima. È quanto sostiene una ricerca della Universidade de São Paulo pubblicata su Menopause. Lo studio evidenzia gli effetti positivi del ballo soprattutto in relazione alla menopausa. Nel corso della menopausa le donne vanno incontro con maggiore probabilità a un aumento del peso, dei trigliceridi e del colesterolo Ldl. Tutti elementi che finiscono con l’aumentare il rischio cardiovascolare. Inoltre, spesso si riduce l’attività fisica con conseguente ... (Continua)
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22/07/2021 15:15:00 Statine ed ezetimibe per la terapia ipolipemizzante |
Trattamento combinato per abbattere il colesterolo
Il trattamento combinato statina-ezetimibe (Nustendi) è molto efficace come terapia per ridurre i livelli di colesterolo Ldl nel sangue. La terapia dovrebbe essere presa in considerazione nei pazienti che non raggiungono l’obiettivo con una statina e in quelli con ipercolesterolemia familiare in prevenzione primaria. Se anche con questa impostazione i livelli di colesterolo permangono alti, allora si può aggiungere un inibitore PCSK9, la proprotein convertasi subtilisina/kexina di tipo ... (Continua)
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12/05/2021 Può ridurre il rischio di patologie cardiache e diabete di tipo 2 |
I consigli per una dieta mediterranea corretta
Con l’estate alle porte, magari dopo un inverno in cui ci si è lasciati un po’ andare, maggio è il mese in cui spesso si ripensa al proprio regime alimentare. Per fortuna maggio è anche il Mese Internazionale della Dieta Mediterranea, una coincidenza perfetta per ricordarci che possiamo sempre contare su uno stile alimentare equilibrato, ricco di cibi che amiamo e che ci fornisce i nutrienti di cui abbiamo bisogno per stare bene. Non a caso anche quest’anno, per la quarta volta ... (Continua)
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20/02/2020 14:34:00 Associazione ancora più evidente nella popolazione giovane |
Il colesterolo aumenta il rischio di infarto e ictus
Uno studio apparso su Lancet conferma un'associazione nota da tempo. I valori di colesterolo non Hdl sono collegati a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari aterosclerotiche, soprattutto nelle persone sotto i 45 anni. «La rilevanza delle concentrazioni di lipidi nel sangue per l'incidenza a lungo termine delle malattie cardiovascolari e della terapia ipolipemizzante per gli esiti di tali patologie non è ben chiara. Per questo abbiamo studiato il rischio associato all'intero ... (Continua)
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