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ARTICOLI
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27/09/2024 12:35:00 Consentono di prevedere la velocità di progressione della malattia |
Alzheimer, fondamentali i marcatori di resilienza
Sono circa 600 mila le persone con malattia di Alzheimer in Italia e molti, insieme alle loro famiglie vivono appesi alla speranza di una cura. Gli anticorpi monoclonali che ripuliscono il cervello dall’amiloide (la proteina che soffoca i neuroni) e che rallentano la progressione dell’Alzheimer, se somministrati nelle fasi precoci di malattia possono produrre una riduzione importante della progressione di malattia. Per ora tuttavia non sono approvati in Europa, anche se sono già disponibili in ... (Continua)
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13/02/2024 10:00:00 Scoprire le malattie in anticipo per intervenire |
Un test per predire demenza e infarto
Un vantaggio di 10 anni sulla demenza potrebbe rappresentare una svolta nella lotta alla malattia. Così come scoprire l’insorgenza di un infarto 6 mesi prima. È quanto prefigurano due ricerche pubblicate su riviste del gruppo Nature. Nella prima, alcuni ricercatori dell’Università Fudan di Shanghai preannunciano l’avvento della proteomica: “La proteomica offre un'opportunità senza precedenti per prevedere lo sviluppo di demenza. Lo abbiamo verificato nei dati di 52.645 adulti senza la ... (Continua)
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10/10/2023 11:40:00 Probabilità più alte anche per chi soffre di stress |
La depressione aumenta il rischio di Alzheimer
Lo stress e la depressione possono aumentare il rischio di insorgenza dell’Alzheimer o di un lieve decadimento cognitivo. A evidenziarlo è una ricerca pubblicata su Alzheimer’s Research & Therapy da un team del Karolinska Institutet di Stoccolma. Lo studio ha preso in esame 1.362.548 persone con diagnosi di esaurimento indotto da stress, depressione o entrambi i disturbi fra il 2012 e il 2013. Il campione, fra i 18 e i 65 anni, è stato seguito fra il 2014 e il 2022. L’esaurimento da ... (Continua)
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13/02/2023 09:32:00 Il ruolo della proteina acida fibrillare gliale (Gfap) |
Sclerosi multipla, biomarcatore ne predice la progressione
Un nuovo biomarcatore misurabile nel sangue, la proteina acida fibrillare gliale (Gfap), permette di prevedere la progressione della disabilità causata dalla sclerosi multipla. A identificarlo il gruppo di ricerca guidato da Jens Kuhle, direttore del Centro Sclerosi Multipla dell’Ospedale Universitario di Basilea, che studiando gli astrociti – cellule del sistema nervoso centrale che svolgono un ruolo chiave nei processi degenerativi della sclerosi multipla – ha scoperto che il livello nel ... (Continua)
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11/01/2023 17:00:00 La proteina GFAP può indicare uno stadio precoce della malattia |
Nuovo biomarcatore per l’Alzheimer
Uno studio del Karolinska Institutet di Stoccolma ha mostrato l’efficacia della proteina GFAP come biomarcatore della malattia di Alzheimer. La presenza della malattia indica uno stadio iniziale della malattia neurodegenerativa e potrebbe portare a una diagnosi precoce. "I nostri risultati suggeriscono che GFAP, un presunto biomarcatore per le cellule immunitarie attivate nel cervello, riflette i cambiamenti nel cervello dovuti all'Alzheimer che si verificano prima dell'accumulo della ... (Continua)
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30/03/2016 16:30:00 Il test riuscirebbe a rivelarne la gravità |
Un'analisi del sangue per i traumi cranici
Come capire la gravità di un trauma cranico? Per individuare i casi a rischio, un team dell'Orlando Medical Center, in Florida, ha messo a punto un nuovo test del sangue che si concentra su due biomarcatori, due proteine associate al trauma cranico moderato e grave. Gli scienziati americani ne hanno valutato i livelli ematici subito dopo il trauma su un campione di 584 pazienti curati nel Centro Traumatologico dell'ospedale. La metà dei pazienti era vittima di concussione cerebrale, mentre ... (Continua)
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