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21/06/2024 09:28:28 Il suo Dna ha rallentato lo sviluppo della malattia

L'uomo che ha resistito all'Alzheimer
Le mutazioni genetiche tolgono, le mutazioni genetiche danno. In questo caso si parla di anni di vita, quelli di cui ha beneficiato un uomo colombiano che, portatore della variante genetica Presenillina 1, avrebbe dovuto sviluppare una forma precoce di Alzheimer entro i 40 anni.
Non è andata così. L’uomo ha condotto una vita normale fino a 67 anni, quando effettivamente sono comparsi i primi segnali del declino cognitivo moderato. L’uomo è poi morto nel 2019 a 74 anni.
Quello che è ... (Continua)

10/06/2024 11:00:00 Può preannunciare la malattia con 9 anni di anticipo

Un test per prevedere la demenza
Un test sviluppato da ricercatori inglesi può prevedere l’insorgenza della demenza con una precisione superiore all’80% e anticiparne la comparsa anche di 9 anni. È il risultato di uno studio della Queen Mary University di Londra che sfrutta un approccio diverso rispetto ai comuni test mnemonici e alle misurazioni delle dimensioni cerebrali.
Il team guidato da Charles Marshall ha sviluppato il test predittivo analizzando le scansioni di risonanza magnetica funzionale per rilevare i ... (Continua)

03/06/2024 17:45:00 Alcuni soggetti sono malati ma non mostrano sintomi

Portatori sani di Alzheimer
C’è una piccola percentuale di malati di Alzheimer che mostra i segni neuropatologici della malattia di Alzheimer ma senza manifestarne i sintomi di demenza o declino cognitivo.
Un team di ricercatori dell’Istituto di Neuroscienze di Amsterdam ha cercato di indagarne i motivi pubblicando uno studio su Acta Neuropathologica Communications.
Sono stati esaminati campioni di tessuto cerebrale conservati alla Banca olandese del cervello. A ogni paziente era abbinata una cartella clinica con i ... (Continua)

30/05/2024 17:43:00 Blocca una proteina chiave nel trasporto del glucosio

Un nuovo farmaco anti-età
Un nuovo ritrovato contro l’invecchiamento si è dimostrato efficace su modello murino. I ricercatori della Juntendo University hanno pubblicato su Nature Aging un’analisi sull’efficacia di un composto che punta a bloccare una proteina chiave nel trasporto del glucosio nell’organismo. I ricercatori pensano che il composto potrebbe essere usato in futuro anche per il trattamento del morbo di Alzheimer.
Gli scienziati guidati da Tohru Minamino hanno realizzato una serie di esperimenti per ... (Continua)

23/05/2024 09:55:00 Possibili nuovi target terapeutici grazie alla scoperta

La ferroptosi dietro i casi gravi di Covid
Il meccanismo all’origine dei casi più gravi di Covid non è del tutto chiaro. I pazienti che soffrono maggiormente subiscono danni gravi ai polmoni dovuti a un’infiammazione estesa e persistente. Ma qual è il motivo scatenante?
Hanno indagato i ricercatori della Columbia University, che su Nature Communications hanno pubblicato i dettagli della propria scoperta. Dietro l’attacco letale del virus ci sarebbe la ferroptosi, una forma di morte cellulare.
"Contrastare la ferroptosi con ... (Continua)

09/05/2024 Gli effetti degli inibitori della trascrittasi inversa

Alzheimer, farmaci per l’Hiv potrebbero funzionare
Alcuni farmaci utilizzati in caso di Hiv sembrano in grado di contrastare l’Alzheimer. A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Pharmaceuticals da un team del Sanford Burnham Prebys di San Diego coordinato da Jerold Chun.
I farmaci che mostrano una correlazione con una ridotta incidenza dell’Alzheimer sono gli inibitori della trascrittasi inversa, usati comunemente nel trattamento dei retrovirus.
Lo studio si basa su scoperte precedenti dello stesso team pubblicate nel 2018 su Nature, che ... (Continua)

22/04/2024 15:25:00 Importanza della vitamina D

Vitamina D e il suo ruolo nella prevenzione delle malattie
Un’adeguata assunzione di vitamina D aiuta il corretto funzionamento di tutto l’organismo, dal sistema muscolo-scheletrico fino al sistema nervoso centrale.
Chi presenta una carenza di questa vitamina può accusare dolori a muscoli e ossa, debolezza muscolare, stanchezza, difficoltà di concentrazione, cattivo umore, sistema immunitario debole. A seconda dell’età del soggetto, possono inoltre aversi deformità dello scheletro e rachitismo - i quali interessano bambini e soggetti molto giovani - ... (Continua)

22/04/2024 Riduce del 70 per cento il rischio di insorgenza della malattia

Il gene che cancella l’Alzheimer
Grazie a un singolo gene è possibile ridurre il rischio di insorgenza dell’Alzheimer del 70%. A scoprirlo è uno studio pubblicato su Acta Neuropathologica da un team della Columbia University che ha coinvolto oltre 11.000 persone.
La variante in questione si trova in un gene che produce fibronectina, un componente della barriera emato-encefalica, la membrana che circonda i vasi sanguigni del cervello e controlla il movimento delle sostanze dentro e fuori dal cervello.
La variante ... (Continua)

19/04/2024 08:56:26 Le raccomandazioni della Società Italiana di Medicina Interna

Come proteggersi dalle microplastiche
La plastica è sempre più la materia di cui sono fatti i nostri incubi. Non passa giorno senza che venga pubblicato uno studio scientifico sui danni che le microplastiche provocano a diversi organi e tessuti, oltre che all’ambiente. È necessario dunque più che mai attirare l’attenzione di tutti su questa minaccia silenziosa e cercare di proteggerci, almeno su base individuale, attraverso una serie di comportamenti. Come quelli suggeriti dai consigli degli esperti della Società Italiana di ... (Continua)

19/04/2024 Effetto superiore rispetto al titolo di studio

Un lavoro stimolante protegge dalla demenza
Uno studio apparso su Neurology e firmato da ricercatori norvegesi e americani mostra che i titoli accademici proteggono solo in parte dal rischio di demenza in tarda età, mentre gli effetti benefici più rilevanti sono associati a un lavoro creativo e stimolante nella fascia d’età fra i 30 e i 65 anni.
Gli scienziati hanno concluso che chi è laureato ma fa un lavoro poco stimolante ha un grado di protezione dalla demenza paragonabile a chi non è laureato ma in compenso fa un lavoro creativo ... (Continua)

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