I ricercatori sapevano che Sars-CoV-2 non l’avrebbe data vinta facilmente e avrebbe tentato in ogni modo di sfuggire al controllo dei vaccini prodotti. Ecco allora un fiorire di varianti dai nomi più esotici – indiana, nigeriana, brasiliana – che hanno l’obiettivo di aggirare la risposta immunitaria indotta dal vaccino e dagli anticorpi stessi dei pazienti malati e poi guariti.
Ma gli scienziati di Moderna hanno messo in campo un sistema per correggere in corsa il vaccino e restare così al passo con le mutazioni del virus. Lo hanno fatto utilizzando l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico. I candidati vaccini sono testati su pseudovirus creati sulla base di mutazioni della proteina Spike.
Grazie a questa piattaforma è stato già creato un richiamo (mRna 1273.351) studiato appositamente per le varianti, partendo da quella sudafricana, la più ostica e resistente secondo i ...
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