PFIC. La lotta di Eva Luna per la vita

Una speranza per la colestasi intraepatica familiare progressiva

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Colestasi intraepatica progressiva familiare. Già il solo nome della malattia non fa presagire nulla di buono. La PFIC (acronimo dell’inglese Progressive Intraepatic Familial Colestasis) appartiene a un gruppo eterogeneo di patologie autosomiche recessive dell'infanzia che compromettono la formazione della bile e si manifestano con colestasi di origine epatocellulare.
Non esiste cura, non esiste neanche sollievo per i crudeli sintomi che la malattia comporta. Uno fra tutti: il prurito. Provocato dall’accumulo della bile nel sangue e nel fegato, il prurito di cui soffrono i bambini colpiti da PFIC è cronico e intrattabile. A nulla servono creme e antistaminici, il prurito rende ogni banale attività quotidiana un obiettivo quasi irraggiungibile. Oltre al prurito, la malattia può causare problemi all’intestino, ai reni, al pancreas, e in alcuni casi provocare sordità.
Sono stati ...  (Continua) leggi la 2° pagina articolo di salute altra pagina

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Del 30/11/2021 10:25:00

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