Cuore e cervello sono più legati di quanto immaginiamo. Secondo una ricerca pubblicata su Neurology da un team della California University, infatti, soffrire da giovani di problematiche cardiovascolari ha l’effetto di triplicare il rischio di compromissione delle funzioni cognitive nella mezza età .
Lo studio è stato diretto da Xiaqing Jiang, noto per aver sviluppato l’indice MCC per l’ictus ischemico, che predice le sequele funzionali dell’attacco in base alle condizioni generali del paziente.
I ricercatori hanno analizzato i dati di 3.146 soggetti seguiti in media per 30 anni, con un’età di partenza che andava dai 18 ai 30 anni. Attorno ai 48 anni, il 5% di loro ha mostrato l’insorgenza di almeno un sintomo cardiocircolatorio: dallo scompenso cardiaco alla coronaropatia. Alla fine dello studio tutti i soggetti sono stati sottoposti a test neuropsicologici per valutarne la capacità di ...
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