Per vari aspetti ancora incompreso e solo da poco noto agli stessi specialisti, il fenomeno necrosi della mandibola legato all’uso oncologico dei farmaci Bifosfonati è adesso di pubblico dominio.
Benché al momento sembri coinvolgere solo una minima parte dei malati oncologici (il 3 / 4% di quelli trattati con Bifosfonati), la vicenda è giudicata assai grave, sia perché provoca nei pazienti danni collaterali dolorosi e a volte invalidanti, sia perché numericamente se ne ignorano i confini. Non solo: la maggior parte degli stessi operatori sanitari è tuttora all’oscuro del problema.
Il fatto accertato è che i Bifosfonati di ultima generazione, farmaci importanti nel trattamento delle metastasi ossee possono provocare l’osteonecrosi della mandibola, che può successivamente infettarsi e infiltrare la cute di guance e mento con fistole esterne. Non si ha notizia di casi mortali, ...
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