Un'integrazione di calcio, con o senza vitamina D, da alimenti o integratori è da considerarsi sicura a livello cardiovascolare a patto che non superi i 2.500 mg al giorno. È la conclusione delle linee guida pubblicate su Annals of Internal Medicine dalla National Osteoporosis Foundation e dall'American Society for Preventive Cardiology.
«Sebbene le fonti alimentari siano preferibili, il calcio proveniente dagli integratori può essere utilizzato per affrontare le carenze alimentari», spiegano gli autori. I supplementi di calcio sono indicati per quelle persone che non ne consumano a sufficienza tramite l'alimentazione e allo scopo di prevenire l'insorgenza dell'osteoporosi.
«In questa cornice preventiva notizie contrastanti suggerivano che l'assunzione di calcio, in particolare da integratori, avesse, a seconda degli studi, effetti benefici o dannosi sugli esiti cardiovascolari», ...
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