La famosa raffreddorizzazione del virus. Sembra essersi concretizzata quell’evoluzione “dolce” di Sars-CoV-2 prefigurata da alcuni esperti. Sono arrivate le nuove sottovarianti di Omicron, definite 4 e 5, che sembrano ancora più contagiose, ma con un corredo di sintomi apparentemente meno grave.
Anche Omicron 4 e 5 arrivano dal Sudafrica ed entrambe presentano la delezione 69-70, non presente in Omicron 2.
Ne risulta un aumento di contagiosità dell’8% per Omicron 4 e del 12% per Omicron 5 rispetto a Omicron 2. Da marzo, in un mese, i contagi sono passati da mille a 6mila e le subvarianti 4 e 5 dal 5% al 50% dei casi.
Secondo i virologi, queste mutazioni colpiscono meno i polmoni e più le vie respiratorie, ma è necessario mantenere alta l’attenzione: "Ricordano sempre più un semplice raffreddore, ma non lo sono, perché possono lasciare tracce profonde anche sugli altri organi. ...
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