Allo scopo di ridurre gli effetti indesiderati dell’acetato di leuprolide, usato nel trattamento della sindrome premestruale, gli specialisti dell’Università Federico II di Napoli, hanno utilizzato il tibolone su 30 pazienti per 28 giorni. Il trattamento con l’ormone GNRH provoca, infatti , se protratto oltre i 6 mes, vampate di calore, secchezza vaginale, riduzione della libido e osteoporosi. Con l’uso del tibolone, associato al leuprolide più placebo, si è notato un significativo miglioramento di ciascun sintomo premestruale, senza alcuna differenza tra l’effetto delle due terapie; in più si è constatato che con l’uso del tibolone si manifestavano meno vampate di ... (Continua) leggi la 2° pagina
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