Un cuore fermo e privo di attività elettrica per 20 minuti non ha impedito ai medici dell’Azienda Ospedale Università di Padova di eseguire il trapianto previsto. In passato, erano stati eseguiti trapianti con cuore fermo da pochi minuti, ma questo intervento rappresenta il nuovo record.
Il donatore è stato colpito da morte cardiaca e irreversibili danni cerebrali. Secondo la legge, i medici devono osservare la residua attività cerebrale per 20 minuti fino al suo spegnimento prima di procedere all’espianto.
L'uomo era potenzialmente compatibile con il 46enne padovano ricevente, cardiopatico congenito con due interventi alle spalle, in lista per un trapianto dal 2020. Dopo lo stop, il cuore del donatore è stato riperfuso, valutandone la funzionalità ; quindi, è stato dato il via all'iter del trapianto.
"Per primi al mondo - ha detto Gino Gerosa, direttore della cardiochirurgia ...
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