Ogni anno circa 12.000 italiani colpiti da cancro alla prostata sono sottoposti a rimozione radicale dell’organo. La metà ha poi grosse difficoltà ad avere erezioni normali e avrebbe bisogno dell’impianto di protesi peniene.
Tuttavia, la maggior parte dei candidati non ha accesso alle cure perché la protesi non è prevista dai Lea e quindi la maggior parte delle Regioni non eroga la prestazione.
Su 3.000 richieste ogni anno, le protesi impiantate sono circa 400, concentrate soprattutto nel Nord e nel Centro. Per questo motivo, gli esperti della Società Italiana di Andrologia lanciano un appello alle istituzioni affinché l’intervento di protesi peniena venga inserito il prima possibile nei Lea.
"Solo il 10% degli italiani che hanno bisogno di una protesi peniena riesce a farsi operare in una struttura pubblica, con liste di attesa che possono superare i 2 anni. Il restante 90% per ...
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