Se per l’artroscopia del ginocchio esiste una consolidata Evidence Base Medicine, e gli esperti discutono di nuove piccole migliorie delle tecniche d’intervento, la caviglia è per alcuni versi ancora un campo tutto da scoprire che riserverà nei prossimi 7-8 anni grandi sorprese.
“È stato solo a partire dal 2003 – dichiara il Prof Francesco Lijoi, Direttore U.O. Ortopedia e Traumatologia, Forlì – che per primi gli italiani sono riusciti a confermare che è possibile operare per via artroscopica la caviglia anche dalla parte posteriore, riuscendo in questo modo a “vedere” l’articolazione nella sua interezza, a 360 gradi. Quel momento di svolta, permette oggi ad alcuni centri di eccellenza in Italia, di intervenire con efficacia anche sull’articolazione sotto-astragalica, che comanda i movimenti laterali. Teniamo presente che gli infortuni che interessano questa funzione della caviglia, sono ...
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