Infarto e anemia, più trasfusioni non riducono i rischi

La strategia trasfusionale libera non sembra garantire vantaggi

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I pazienti anemici che subiscono un infarto non sembrano beneficiare di una strategia trasfusionale libera. A dirlo è uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine da un team della Rutgers Robert Wood Johnson Medical School di New Brunswick guidato da Jeffrey Carson, che spiega: «La gestione abituale nei pazienti con infarto miocardico acuto e anemia prevede di somministrare una trasfusione solo quando il livello di emoglobina scende al di sotto di 7 o 8 g per decilitro. Tuttavia, abbiamo supposto che fosse possibile ottenere un beneficio da un livello di emoglobina più elevato».
Gli scienziati hanno randomizzato 3.504 pazienti con infarto miocardico e un livello di emoglobina inferiore a 10 grammi per decilitro a una strategia trasfusionale restrittiva (limite di emoglobina per la trasfusione 7 o 8 g per decilitro) o a una strategia trasfusionale liberale (limite ...  (Continua) leggi la 2° pagina articolo di salute altra pagina

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Del 26/01/2024 10:10:00

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