Una nuova analisi dimostra i vantaggi offerti da una terapia a base di atezolizumab associato a bevacizumab e chemioterapia (carboplatino e paclitaxel) rispetto all’associazione di bevacizumab e chemioterapia, in caso di cancro del polmone.
La casa farmaceutica Roche ha annunciato i dettagli dello studio di fase III IMpower150 nel corso del congresso dell’Asco.
L’analisi, condotta su pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) non squamoso metastatico, che presentavano metastasi epatiche al basale, non precedentemente trattati con chemioterapia, ha dimostrato un vantaggio in termini di sopravvivenza globale (OS) dell'immunoterapico atezolizumab associato a bevacizumab e chemioterapia (carboplatino e paclitaxel) rispetto all’associazione di bevacizumab e chemioterapia (OS mediana=13.3 vs 9.4 mesi; hazard ratio (HR)=0.52; 95% CI:0.33-0.82) nella popolazione ...
(Continua)
leggi la 2° pagina
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
293642 volte