47 milioni di malati in tutto il mondo, 1 milione e 200mila in Italia. Cifre destinate a triplicare entro il 2050. Sono gli inquietanti numeri legati alla diffusione del morbo di Alzheimer, resi noti in occasione della Giornata mondiale dedicata alla malattia.
Se curare la patologia è al momento impossibile, si può pensare almeno di prevenirla? Secondo una ricerca dell’Alzheimer Disease Research Center, la risposta è sì, almeno in parte.
Gli scienziati sono infatti convinti che un lavoro impegnativo ha l’effetto di ridurre gli effetti del morbo di Alzheimer.
I ricercatori hanno analizzato le iperintensità della sostanza bianca cerebrale di 284 soggetti di mezza età considerati a rischio demenza. I soggetti meno a rischio erano quelli con lavori intellettualmente impegnativi, ad esempio avvocati, medici, insegnanti e assistenti sociali. I lavori più a rischio erano quelli meno ...
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