Apnee ostruttive, a volte non basta neanche il Cpap

In alcuni casi il ventilatore a flusso d’aria continuo non risolve la situazione

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Non sempre il Cpap riesce a risolvere i problemi di chi è affetto da apnee ostruttive del sonno. In alcuni casi, persiste sonnolenza e stanchezza diurna anche nei pazienti che utilizzano il ventilatore a flusso d’aria continuo a pressione positiva.
“In uno studio in 7 centri italiani di pneumologia e medicina del sonno su 2.700 pazienti abbiamo visto che, prima del trattamento con Cpap, la sonnolenza eccessiva era presente nel 40% di loro. Dopo la cura, il 6% presentava sonnolenza residua. C’è una quota di pazienti che continua ad avere questo disturbo", spiega Luigi Ferini Strambi, primario del centro di Medicina del sonno dell’Irccs Ospedale San Raffaele e professore ordinario di Neurologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
“La quota di pazienti con sonnolenza residua – continua - ha portato allo sviluppo di varie terapie. Una delle più recenti è rivolta a ...  (Continua) leggi la 2° pagina articolo di salute altra pagina

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Del 25/10/2022 17:30:00

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