La medicina di precisione segna una svolta nel trattamento dei tumori della prostata e dell’ovaio. Sono, rispettivamente, la neoplasia più frequente negli uomini in Italia (circa 36mila nuove diagnosi nel 2020) e la decima fra le donne (5.200). Possono avere una caratteristica in comune, cioè alterazioni su una gamma di geni coinvolti nella riparazione del DNA (difetti di ricombinazione omologa, in cui rientrano, ad esempio, i geni BRCA1 e BRCA2), in grado di guidare la scelta della cura. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità di olaparib, la molecola capostipite della classe dei PARP inibitori, nel trattamento dei pazienti affetti da tumore della prostata metastatico resistente alla castrazione e con mutazione dei geni BRCA1/2 in progressione dopo una precedente terapia con un nuovo agente ormonale. AIFA, inoltre, ha approvato la rimborsabilità di olaparib in ... (Continua) leggi la 2° pagina
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