La stanchezza mentale ha un’origine biologica, l’accumulo di glutammato nella corteccia prefrontale laterale, zona del cervello fondamentale perché è alla base delle nostre decisioni.
L’accumulo di glutammato produce una sensazione di difficoltà crescente nel soggetto, che non si sente più in grado di svolgere compiti complessi, dirottando l’attenzione su compiti più accessibili. Una sorta di autolimitazione del cervello, che così ha il tempo di ripristinare le condizioni più favorevoli per affrontare le sfide più complesse. La chiave è nel sonno, che riporta i livelli di glutammato alla normalità consentendo al cervello di affrontare di nuovo con successo quei compiti che a un primo sguardo apparivano troppo difficili.
Lo studio è stato realizzato da un team di ricercatori francesi guidato da Antonius Wiehler ed è stato condotto utilizzando la spettroscopia con tecnica di risonanza ...
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