Valutare la funzionalità renale è una misura efficace anche per l'analisi del rischio cardiovascolare, al pari della pressione e degli esami per il colesterolo. Lo dice uno studio pubblicato su The Lancet Diabetes and Endocrinology da un team della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health.
L'epidemiologo Kunihiro Matsushita, primo autore della ricerca, evidenzia la possibilità di utilizzare la creatinina per la valutazione della funzione renale. La creatinina è un prodotto di scarto del metabolismo muscolare che viene filtrato dai reni. Dal suo valore si ottiene, in base alla formula eGfr, la velocità di filtrazione glomerulare stimata. Un altro test per la funzionalità renale è l'albuminuria, che misura la quota proteica eliminata nell'urina. A valori elevati corrispondono danni renali.
“Se gli operatori sanitari hanno questi dati, cosa che accade spesso, potrebbero usarli per ...
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