In caso di scompenso cardiaco una buona dieta può influenzare in maniera positiva l’andamento della malattia. In particolare, l’organismo trae beneficio dall’assunzione di rame, selenio, ferro, zinco e coenzima Q10, tutti elementi che migliorano la produzione di energia mitocondriale per le cellule cardiache.
A queste conclusioni sono giunti i ricercatori del Centro medico universitario di Groningen guidati da Nils Bömer, che sulle pagine del Journal of Internal Medicine spiega: «Negli ultimi decenni è emersa una relazione tra diminuzione della gittata cardiaca, riduzione della fosforilazione ossidativa mitocondriale e produzione eccessiva di radicali ossidrilici. Eventi che, presi assieme, provocano un progressivo
esaurimento dell'adenosina trifosfato (ATP) a livello cardiaco con relativa riduzione delle scorte energetiche a disposizione del tessuto miocardico».
I micronutrienti ...
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