Uno studio pubblicato su Science Translational Medicine segnala la possibilità di utilizzare un virus per curare un tipo di sordità determinato da un difetto genetico. Il team svizzero e statunitense ha testato il nuovo approccio su modello murino.
Gli scienziati sono partiti dai piccoli peli che si trovano all’interno dell’orecchio, i quali convertono i suoni in segnali elettrici che vengono poi interpretati dal cervello. Le mutazioni del Dna, tuttavia, rendono i peli incapaci di creare il segnale elettrico, impedendo alle persone di sentire in maniera appropriata. I ricercatori hanno quindi sviluppato un virus geneticamente modificato che infetta le cellule ciliate e corregge l’errore.
L’approccio è stato sperimentato su un gruppo di topi “profondamente sordi, che non si sarebbero accorti della musica nemmeno a un concerto rock ad alto volume (115 decibel)", spiegano gli scienziati. ...
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