I sulfamidici potrebbero rinascere a nuova vita. Un team di ricerca del Politecnico di Losanna ha infatti individuato le basi molecolari degli effetti collaterali connessi con l'assunzione di questa categoria di farmaci.
I sulfamidici sono stati introdotti negli anni '30 dello scorso secolo per contrastare le infezioni batteriche che danno vita a una serie di disturbi come la clamidia e l'acne, e a varie patologie anche gravi come la polmonite.
Nello studio pubblicato su Science dal ricercatore giapponese Hirohito Haruki, coordinatore della ricerca, emergono i meccanismi molecolari alla base dell'insorgenza di quegli effetti collaterali a livello neurologico che compromettono l'assunzione di questa classe di farmaci. Fra i sintomi avvertiti dai pazienti vi sono infatti nausea, mal di testa, allucinazioni, vertigini e perfino psicosi.
Per questo motivo, la ricerca farmacologica si ...
(Continua)
leggi la 2° pagina
Le informazioni di medicina e salute non sostituiscono
l'intervento del medico curante
Questa pagina è stata letta
52335 volte