Gli studi recenti condotti in pazienti con cirrosi e trattati nella pratica clinica quotidiana hanno confermato i dati prodotti dagli studi registrativi, dimostrando come il trattamento dell’Epatite Delta con Bulevirtide ottenga la risposta virologica e biochimica in oltre la metà dei pazienti e dati preliminari indicano una riduzione degli eventi clinicamente rilevanti quali lo scompenso epatico.
Tali evidenze aprono nuove prospettive nella gestione di una malattia spesso severa e rapidamente evolutiva, che spesso porta alla cirrosi in giovane età . È quindi indispensabile che la ricerca dell’anticorpo anti-HDV venga sistematicamente effettuato in tutti i soggetti HBsAg positivi, dal momento che il virus dell’epatite D ha bisogno del virus dell’epatite B per dare luogo ad un’infezione produttiva. I dati sono oggetto di approfondimento del 57esimo Congresso Nazionale dell’Associazione ...
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