Sebbene generalmente non siano pericolose per la sopravvivenza, le manifestazioni gastrointestinali della malattia di Fabry incidono fortemente sulla qualità della vita dei pazienti e vengono spesso riferite come invalidanti. Questi sintomi sono dovuti a una riduzione della motilità del canale digerente, determinata dall’accumulo di globotriaosilceramide a livello del sistema nervoso enterico e della muscolatura liscia. Ne consegue un rallentato svuotamento dello stomaco e dell’intestino che, a sua volta, provoca una crescita abnorme dei batteri intestinali (SIBO). Tale fenomeno predispone a un’incrementata produzione di gas intestinali, spesso associata a dolori addominali di tipo crampiforme, diarrea o stipsi, nausea e spasmi epigastrici.
“Nei pazienti affetti da malattia Fabry, alcune sostanze, complessivamente definite dell’acronimo FODMAP ...
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