Più luce naturale e meno artificiale per stare meglio. Lo dice uno studio della Monash University di Melbourne, secondo cui le persone che ricevono più luce naturale e meno luce artificiale di notte hanno minori probabilità di soffrire di problemi di salute mentale, in particolare ansia, depressione, psicosi e autolesionismo.
Se nel passato vivevamo in funzione del ciclo del sole, dall’alba al tramonto, ora invece trascorriamo la maggior parte del tempo al chiuso. La luce artificiale può interferire con l’impostazione del ritmo circadiano, causando conseguenze all’intero sistema, compreso il cervello.
Secondo Sean Cain, principale autore dello studio, la luce artificiale può essere paragonata per i suoi effetti alla droga: "Sappiamo che la luce condiziona enormemente la nostra psicologia".
I dati mostrano una forte associazione fra maggiore esposizione alla luce notturna e disturbi ...
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