Di solito si parla di eiaculazione precoce, ovvero l’incapacità da parte dell’uomo di trattenere l’orgasmo concludendo il rapporto in pochi secondi. Ma c’è anche il problema opposto, l’eiaculazione ritardata. Secondo alcune stime, si attesterebbe fra il 2 e il 4% della popolazione e comporta difficoltà relazionali, personali e insoddisfazione sessuale.
Secondo il DSM-V (il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), l’eiaculazione ritardata viene diagnosticata quando in tutti o la maggior parte dei rapporti sessuali si presenta un marcato ritardo dell’eiaculazione o una marcata infrequenza o assenza di eiaculazione.
L’uomo raggiunge l’orgasmo con grande difficoltà o addirittura non ci riesce. È da notare il fatto che la definizione del DSM riguarda l’impatto personale che il disturbo ha sul soggetto e sulla coppia, non ha a che fare con una soglia temporale ...
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